Virginia Polizzi
È stata una giornata di caos annunciato, quella di ieri sulle strade di Roma. Tra lo sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici e il maltempo, in molti ieri mattina per andare a lavoro sono stati costretti a prendere l’automobile e il traffico è andato in tilt. Ferma la maggior parte di bus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie concesse. E anche se per legge sono state garantite due fasce orarie protette - cioè servizi regolari dalle 5,30 alle 8,30 e dalle 17 alle 20 - già dalle prime ore della mattinata sulle strade allagate dalla pioggia battente si registravano code dentro e intorno alla capitale. Un venerdì di «passione» sul Grande Raccordo Anulare, in entrambe le carreggiate, la circolazione è stata fortemente rallentata e a tratti caotica. Le situazioni peggiori si sono verificate tra le uscite Salaria e Cassia, tanto che il capogruppo di An del XV Municipio, Marco Palma, ha proposto di costituire un «comitato vittime Cassia bis», per la situazione di traffico «vergognosa» che va avanti ormai da due anni. Furiosi gli automobilisti bloccati: «È stata l'apocalisse. Ci ho messo due ore per arrivare dalla Cassia bis all'Eur», si lamenta uno di loro. A peggiorare la situazione sul Gra anche diversi tamponamenti dovuti all'asfalto bagnato. Non erano migliori le condizioni sulle consolari: macchine a passo d'uomo su quasi tutte le strade in direzione di Roma. Lunghe file in via Trionfale, Giustiniana e Flaminia e poi ancora sulla Tiburtina, sulla Tuscolana e sull'Appia. Inoltre sull'Autosole verso le 9.30, tra Roma Nord e Ponzano, in direzione Firenze, un mezzo pesante ha perso il controllo finendo nella carreggiata opposta. Nonostante il pronto intervento della polizia stradale, in entrambe le carreggiate si sono formati diversi chilometri di coda.
Notevoli i disagi anche all'interno della capitale, anche se il Comune ieri aveva sospeso i varchi Ztl del centro storico e di Trastevere. Forti i rallentamenti a San Lorenzo, San Giovanni, intorno alla stazione Termini e a quella di Trastevere, a Prati Fiscali e al Foro Italico. Tutti in macchina quindi anche perché dalle 8.30 di ieri mattina il servizio della metro A è stato completamente sospeso, quello della linea B invece ha viaggiato regolarmente fino alle 9.30 e poi in forma ridotta, garantito da soli otto treni: «Ho aspettato mezz'ora, e qunado finalmente è arrivato dentro quel vagone sembravamo tante salsicce sciacchiate una sull'altra», commmenta un ragazzo fuori la metro di Termini.
La situazione non è migliorata molto neanche con il passare delle ore. A mezzogiorno, la sala operativa dei vigili urbani continuava a registrare traffico sostenuto sul lungotevere e in centro. Nel primo pomeriggio, invece, macchine in fila nella zona intorno a San Giovanni. Qui a imbottigliare i romani è stato un semaforo guasto a Porta San Giovanni e i lavori in via Labicana.
Alla fine di tutto comunque il sindaco Veltroni e il comandante dei vigili urbani Giovanni Catanzaro parlano soddisfatti di «sopravvivenza». «Oggi ci si aspettava una situazione drammatica - afferma Catanzaro - ma siamo sopravvissuti nel senso che la città ha superato anche questo scoglio costituito dal maltempo e dallo sciopero dei mezzi pubblici». E Veltroni aggiunge: «Roma ha sostenuto una prova difficile per una forma di lotta estrema che penalizzare i cittadini e i lavoratori. C'è da augurarsi che nei rapporti tra le organizzazioni sindacali e la controparte si trovi il modo di riavviare il dialogo per evitare altri disagi ai cittadini». Stesso augurio che fa il presidente di Met.Ro.Spa, Stefano Bianchi, che nel fare un bilancio della giornata di sciopero dice: «Abbiamo avuto un'adesione allo sciopero del 19,7 per cento. L'unica linea totalmente chiusa è stata la metro A. Tuttavia, al di là della partecipazione e del risultato resta, da parte nostra, il convincimento che nove mesi di ritardo nella risoluzione della vertenza contrattuale sono troppi. È necessario, quindi, arrivare rapidamente alla riapertura della trattativa». Per quanto riguarda le altre società aderenti allo sciopero, l'Atac nel primo pomeriggio di ieri ha registrato una partecipazione del 31,2 per cento dei lavoratori della società Trambus e del 16 per quelli della Tevere Tpl. Cotral ha dichiarato invece che nella giornata di ieri è saltato il 20,9 per cento delle corse per un'astensione dei lavoratori del 17,39 per cento. Sul fronte delle ferrovie concesse Met.Ro.
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