Verdi e Puccini in primo piano Tra le novità la madre Russia

Mozart e Salieri sulla scena E «Quartett» di Francesconi

A parte l'Attila di Verdi (dopo il debutto, dall'11 dicembre all'8 gennaio) che si annuncia come la «Prima delle Prime», ecco il resto della Stagione 2018-2019, a partire da La Traviata (dall'11 gennaio al 27 marzo), direttore Myung-Whun Chung, regia di Liliana Cavani. Poi La Cenerentola di Rossini da febbraio (dal 10 febbraio al 5 aprile). Sotto la direzione di Ottavio Dantone, è la versione pensata da Ponnelle. Dal 27 febbraio, con repliche a marzo Chovanscina, opera di Musorgskij sotto la direzione di Valery Gergiev e la regia di Mario Martone. Quinto appuntamento il 31 marzo (fino al 27 aprile): di Puccini Manon Lescaut diretta da Riccardo Chailly, regia di David Pountney. Aprile di Strauss con Ariadne auf Naxos sotto la bacchetta di Franz Welser-Most (dal 23 aprile al 22 giugno), la regia è affidata a Frederic Wake-Walker. L'Idomeneo di Mozart tiene banco dal 16 maggio al 7 giugno (Christoph von Dohnányi alla direzione, il regista è Matthias Hartmann); una nuova produzione scaligera. Si passa a Die Tote Stadt di Korngold, per la prima volta al Piermarini (dal 28 maggio al 17 giugno); sul podio il direttore d'orchestra Alan Gilbert, regia di Graham Vick. Di più.

Con I masnadieri prosegue la ricognizione del teatro musicale di Verdi (dal 18 giugno al 7 luglio) è l'opera che per quanto riguarda la direzione verrà gestita da Michele Mariotti, il regista sarà David McVicar. Decimo titolo della stagione, uno spettacolo con musiche di Antonio Salieri e Giacomo Puccini, Prima la musica poi le parole (sul podio Adam Fischer e regia di Grischa Asagaroff), dal 6 al 21 luglio; poi Gianni Schicchi con Adam Fischer - solisti dell'Accademia - e la regia di Woody Allen; produzione Los Angeles Opera (da 2 al 22 settembre). C'è il Rigoletto di Verdi come progetto dell'Accademia scaligera con Nello Santi sul podio (LaScalAperta, settembre). Anche il turno de L'Elisir d'amore è a settembre (dal 10 fino al 10 ottobre) diretto da Michele Gamba (regia ancora di Asagaroff; scene e costumi di Tullio Pericoli). Spazio anche alla contemporaneità con Quartett del compositore Luca Francesconi, dirige Maxime Pascal (2 ottobre).

E sempre a ottobre sino a novembre ci sarà Giulio Cesare di Haendel (Giovanni Antonini sul podio e Robert Carsen regista). Infine Die ägyptische Helena di Strauss, dirige Welser Most e la regia è affidata a Sven-Eric Bechtolf.

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