«La verità su Borsellino»

«Vincenzo, hai paura? Non ti vergogni? Non sai che chi non ha paura muore una volta sola?». Così, nell’ottobre del 1991 nel carcere di Favignana, Paolo Borsellino rincuorava Vincenzo Calcara, killer mafioso che aveva avuto dai boss di Palermo proprio l’incarico di uccidere quel giudice scomodo, che rischiava di «fare danni gravissimi a Cosa nostra. Ma io - dichiara lo stesso Calcara -, lo avvisai dell’attentato programmato contro di lui, perché lui era un vero uomo d’onore». Dal racconto di questo episodio muove la puntata odierna di «Le storie di Top Secret», il programma di approfondimento di Rete4. Ospiti di Claudio Brachino in studio Salvatore Borsellino (fratello del giudice), Antonio Ingroia (sostituto procuratore di Palermo e uno dei collaboratori più stretti di Borsellino) e Umberto Lucentini, giornalista del Giornale di Sicilia e autore del libro Paolo Borsellino.

Il titolo della trasmissione «Chi ha ucciso Paolo Borsellino?» è un quesito a prima vista paradossale, visto che due sentenze si sono pronunciate sulla strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992. «Ma abbiamo scelto questo titolo - spiega Brachino - perché non tutto di quella vicenda è stato spiegato: che fine ha fatto l’agenda rossa in cui Borsellino teneva i suoi appunti?».

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