(...) Sarà perché il far cilecca non ha colore e sta in agguato nelle camere da letto sia di destra che di sinistra. Sarà perché ormai sta partendo la campagna elettorale e lo slogan «pane e Viagra per tutti» potrebbe tranquillamente entrare nel kit del bravo candidato. Fatto sta che nellaula sorda e grigia del consiglio comunale, tutta intenta nella noiosissima discussione del bilancio di previsione 2006, un raggio di goliardia ha illuminato un potutti.
I relatori snocciolano le cifre e, intanto, banco dopo banco il rifondatore Occhi raccoglie le firme per lemendamento al documento di bilancio. Con la richiesta di stanziare «un fondo di 500mila euro destinato a fornire agli anziani terapie e medicinali prescritti dai consultori pubblici per coadiuvare lanziano nella sfera affettiva e sessuale». Per gli over settanta? «Perché mai? - sbotta il capogruppo di Rifondazione -. Per tutti quelli che ne hanno bisogno. Uno va con la moglie al consultorio e se gli prescrivono il Viagra ne ha diritto». Gratis? «Sì, gratis. Ogni anno presentiamo almeno un centinaio di emendamenti per le politiche in favore degli anziani. Faremo così anche questanno e questo, a favore dei farmaci che stimolano lattività sessuale, è semplicemente lennesimo che si somma a tutti gli altri». Immediata ladesione di Paolo Massari, liberal di Forza Italia che non perde un attimo. prende la penna mette la sua firma sotto quelle dei dirimpettai.
Sembrano passati secoli da quando la diessina Marilena Adamo aveva stilettato la proposta pro-Viagra della Maiolo parlando di «goliardata» e della necessità di «affrontare il problema della sessualità degli anziani con più serietà». O don Gino Rigoldi arringava i diessini della Barona davanti al leader Piero Fassino e al candidato dellUnione Bruno Ferrante. «Non abbiamo bisogno di Viagra per pensare», diceva. Il centrosinistra ci ha ripensato, forse timoroso di rimetterci voti. E ora, sotto lemendamento Occhi pro-Viagra, hanno messo diligentemente le firme. Tutti, eccezion fatta per la Margherita. «Firmare per il Viagra? Non ci penso nemmeno - taglia corto il capogruppo Dl Andrea Fanzago -. I soldi per i ticket ci sono già. Imparino a leggere il bilancio». Manfredi Palmeri, capogruppo di Fi avrebbe aderito a livello «ideologico» ma dice: «Abbiamo deciso di non firmare alcun emendamento del centrosinistra per ribellarci al loro ostruzionismo ancora una volta pretestuoso».
«Se non ci penserà il Comune - prosegue la sua battaglia Tiziana Maiolo - incontrerò personalmente le case farmaceutiche per trovare un accordo. Gli anziani hanno diritto a vivere la loro sessualità. Per chi campa con la pensione, questi prodotti rappresentano una voce di bilancio eccessiva. Posto che sono persone che fanno già uso di Viagra o di prodotti simili, mi sembra giusto fare in modo che non arrivino a spendere fino a 50 euro per una sola confezione. In questo Paese ci sono sempre i benaltristi, quelli che sostengono che i veri problemi stiano sempre altrove. A costoro ricordo che il Comune di Milano fa già tantissimo per i suoi anziani e che quindi non è vero che ci occupiamo solo di Viagra e non delle reali esigenze della terza età». Sulle barricate sale lala ciellina di Fi. «Delirante - accusa Stefano Carugo, consigliere e medico cardiologo -. Una boutade elettorale di basso profilo. Così si cerca solamente di soddisfare unesigenza nel modo peggiore. Molti dimenticano che il Viagra è un farmaco e che quindi ha molti effetti collaterali. È una sostanza pericolosa e chi ne abusa rischia la vita. La distribuzione senza ricetta è illegale, nei consultori mica cè il medico». E lo stesso Carugo ha depositato lemendamento con cui chiede 500mila euro per le «associazioni a sostegno della maternità». Hanno sottoscritto la proposta di Carugo anche i tre consiglieri della Margherita. Provocando la furibonda reazione di Occhi («Non si firma un emendamento del centrodestra»). Leffetto miracolo del Viagra è già svanito?
In serata, blitz di Fi che, un minuto prima della scadenza del tempo massimo consegna 1200 emendamenti-killer.
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