da Roma
La Caf di Cesare Ruperto, il presidente dellultima ora che ha sostituito Cesare Martellino, andrà venerdì sera in camera di consiglio ed emetterà le sentenze domenica o, al massimo, lunedì mattina. Dal momento del verdetto, accompagnato dalle relative motivazioni, le parti avranno tre giorni di tempo per ricorrere alla Corte Federale, seconda e ultima istanza secondo i voleri del Commissario Guido Rossi.
Ma quella di Rossi, che vorrebbe evitare gli ormai abituali ricorsi alla Camera di Conciliazione del Coni, al Tar del Lazio e, buon ultimo, al Consiglio di Stato, potrebbe restare solo una vuota speranza perché più di un avvocato ha già fatto sapere che al Tar ci andrà, eccome.
Toccherà comunque alla Corte Federale di Piero Sandulli (52 anni, figlio darte: suo padre Ruggiero è stato un illustre magistrato) sostituire Pasquale De Lise, autosospesosi dallincarico per «incompatibilità», visto che è anche presidente del Tar del Lazio. Curiosamente, Sandulli è anche tifoso della Lazio che difese nel 1986 durante il secondo scandalo del calcio scommesse.
Tornando però alla normativa, davanti alla Corte Federale, composta dal presidente e da otto membri, le parti potranno impugnare le sentenze della Caf entro tre giorni (i termini sono stati ridotti da Rossi), con il deposito diretto dei motivi di gravame, accompagnati dalla relativa tassa. La suprema Corte del calcio potrà anche non ascoltare le parti e decidere solo sulla base degli atti, ma nel caso in questione si prevede laudizione delle parti con eventuali discussioni per almeno tre giorni.
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