Un concorso lungo quattro anni. Dal 2003, infatti, tremila vigili urbani sperano di accedere alla categoria «D1»: Ufficiale della Polizia Municipale. Un vero e proprio miraggio. Hanno iniziato il corso preparatorio a ottobre 2003 e a dicembre era prevista la prova desame. A disposizione 648 posti. Dopo più di tre anni di attesa, il 29 gennaio 2007, si è svolta la prova daccesso. Da mesi aspettano un esito che gli era stato garantito in giornata. Ma i risultati hanno avuto solo una fugace apparizione della graduatoria a maggio. Mezzora soltanto sullintranet del Comune di Roma poi, per i 1.800 che hanno superato la prima selezione, solo la (più recente) richiesta di presentare lestratto di nascita . Questo ultimo punto è quello meno chiaro, i primi di luglio ai 1.800 in graduatoria finale è stato chiesto di presentare entro una settimana lestratto di nascita, senza specificarne la motivazione né leventuale penalizzazione per la mancata consegna. Estenuati per lattesa e arrabbiati per il trattamento i 1.800 si sono rivolti allErmes, associazione che raccoglie i dipendenti del Comune di Roma (non solo vigili urbani) e offre loro dei servizi amministrativi. In questo caso uno staff legale che porterà avanti la loro causa.
«Ci sono gli estremi per impugnare la pratica - dichiara Luciano Andreoni presidente dellErmes - e attivare lazione legale. Lo scorso lunedì abbiamo iniziato a raccogliere le firme dei candidati siamo già a 400, se entro un mese il Comune non darà una risposta non ci sarà altra strada che quella legale».Vigili, un concorso infinito
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