Ville sui Navigli, stranieri a caccia d’affari

Aumentano i turisti, soprattutto quelli inglesi

Michele Perla

Nove secoli dopo la loro geniale invenzione, i Navigli di Leonardo hanno vissuto la prima stagione di navigazione sperimentale. Una scommessa vinta di gran misura dalla Navigli Lombardi, il soggetto pubblico che rappresenta 43 comuni rivieraschi, preposto al recupero, alla gestione ed alla valorizzazione del Sistema Navigli. « Un successo che ci aspettavamo, ma non in tale misura – ha spiegato il direttore Alessandro Germinario - la risposta ottenuta ha evidenziato l’attaccamento dei milanesi a questo caratteristico corso d’acqua che si snoda fra bellezze naturalistiche e architettoniche uniche al mondo.» La stagione 2006 si è chiusa con oltre 900 corse affidate ad un’imbarcazione tipo taxi veneziano, che ha trasportato più di 7500 passeggeri.
«Cifre che sarebbero state ben diverse se si fosse potuto navigare per tutti i 66 giorni previsti, invece dei 43 a cui ci ha costretto la carenza d’acqua nel Naviglio Grande – ha sottolineato il presidente Emanuele Errico - . A malincuore abbiamo dovuto dire di no a migliaia di richieste anche dall’estero.» Già, perché la notizia della navigazione dei Navigli di Leonardo, apparsa sul «Times» di Londra, ha scatenato la voglia di tantissimi inglesi di toccare con mano questo gioiello che il mondo c’invidia. Il top del gradimento spetta alla tratta delle «Delizie», quella che va da Abbiategrasso a Cuggiono. «Abbiamo registrato almeno 300 richieste al giorno inevase – ha aggiunto il direttore - i milanesi hanno preso d’assalto gli appuntamenti in calendario facendo registrare in poche ore il tutto esaurito.» Andrà meglio la stagione prossima, visto che la Navigli Lombardi ha in animo di utilizzare un’imbarcazione capace di trasportare una cinquantina di passeggeri per corsa. Ma i Navigli non sono soltanto navigazione; lungo le sue sponde si affacciano splendide ville, casolari e cascine tutte da recuperare. La Navigli Lombardi ha già nel cassetto 750 progetti per il rilancio del territorio, che vorrebbe fosse affidato all’imprenditorialità locale. Per questo il presidente ha incontrato gli imprenditori auspicando un loro rapido intervento, ipotizzando anche la costituzione di un Consorzio Turistico dei Navigli di Leonardo. Nel frattempo cresce l’interesse di imprenditori stranieri sugli edifici da recuperare lungo il corso d’acqua.

C’è chi vorrebbe realizzare centri benessere, chi alberghi, chi strutture per il tempo libero. Fino ad oggi la Navigli Lombardi ha tenuto a freno questi appetiti, ma non potrà reggere a lungo se gli imprenditori milanesi stenteranno ancora a intervenire.

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