Villepin affronta la sfiducia

Parigi. Il governo francese guidato da Dominique de Villepin affronta oggi la mozione di sfiducia presentata in Parlamento dai socialisti per il suo «coinvolgimento nel tenebroso affare Clearstream». La mozione non ha alcuna possibilità di passare visto che nell’Assemblea nazionale l’Ump, il partito di centrodestra in cui milita Villepin, ha 364 deputati su 577. Ma, nonostante i numeri, il malumore serpeggia tanto che Francois Bayrou, presidente dell’Udf, il partito centrista da sempre alleato dell’Ump, ha annunciato che voterà la mozione di censura dei socialisti e con lui anche altri parlamentari del suo partito (però non tutti 30). Anche se il risultato appare scontato, ciò non significa che il premier Villepin riuscirà a conservare il suo incarico.

Il presidente Jacques Chirac farà di tutto per tenere a galla il suo protetto almeno finché Villepin non diventi a tal punto ingombrante da minacciare anche l’Eliseo. In tal caso c’è già chi scalda il motore per prendere il suo posto, visto che la corsa alla successione è cominciata. Il più accreditato ora è il ministro del Lavoro Jean-Louis Borloo.

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