Cronache

Vincenzi e don Gallo, parole al vento sulla moschea

(...) neppure dalle chiese cattoliche che ormai hanno rinunziato a convertire qualcuno e semmai ne offrono qualcuno all'islam ed a ogni altra forma di religione. Che cosa si chiede allora? Si chiede la mosche che riceve sovrani, sceicchi, predica la corruzione dell'occidente, è finanziata da straricchi sceicchi fondamentalisti.
4. Dice don Gallo, su ispirazione del neomonaco babelico di Bose, che il cristianesimo non richiede reciprocità, è puro dono gratuito, senza il ricatto della paura. Ma ambedue dimenticano che dovrebbero fare discepoli di Cristo, in libertà, e non del Corano. Ma per don Gallo Gesù è poco più di quello che hanno messo sui manifesti gli ultimi socialisti. Anzi don Gallo ne fa anche un ambiguo «amico» di ogni devianza dalla legge naturale(!), per non parlare di quella evangelica.
5. Ma la cosa più sconvolgente delle regole della logica (a cui «la» sindaco ci ha abituato dalle spossanti campagne delle sue primarie.. francescane...) sta nel rifiuto della consultazione popolare dei cittadini genovesi. I libertari antimagistrati e antipolizia per no global, clandestini, rom senza lavoro, coppie perverse e polimorfe, manipolazioni genetiche varie, i pronubi della città dei diritti, temono la consultazione, temono la libertà di voto, puramente consultivo, che li spazzerà via da ogni rappresentanza del popolo reale della città, che non coincide con le ombre delle notti bianche, anche elettorali. Questi garantisti a senso unico richiamano la Costituzione, che però non si pronunzia mai contro la chiesa cattolica della tradizione italica e il diritto naturale dell'individuo e della famiglia.
6. Devo anche, sommessamente, notare la connivente atmosfera morbida di veli e silenzi di quanti sono a Genova incaricati di tutelare e promuovere, in piena libertà e senz'alcuna violenza, la fede cristiana. La crisi di valori dei giovani, il nichilismo dei modelli, che si lamentano con vaghezza, non comprende anche questa neutra e incolore accettazione di ogni religione falsa e del relativismo che le mette sullo stesso piano?
7. Un'ultima parola sui politici cattolici genovesi della nuova sinistra e della nuova destra.

Salvo alcuni, che stanno promuovendo la consultazione popolare, stanno acquattati nelle penombre della tolleranza silenziosa che scendono da loggiati e sacrestie, lasciando la scena a Marta e a don Gallo, le ultime marionette di un regime ormai finito nella coscienza del popolo. Sveglia!
*teologo

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