dal nostro inviato a Verona
Anche il Lazio ha i suoi vini mito. Come il Montiano, il Merlot in purezza prodotto in quel di Montefiascone da Riccardo Cotarella, winemaker di grido e proprietario della Falesco, lazienda che per prima ha fatto qualità vera nella nostra regione. Il Montiano questanno celebra il suo decennale: dieci sono infatti le annate uscite dal 1993 al 2002, lultima sul mercato. Evento che al Palatium, larea dedicata al Lazio al Vinitaly, la grande mostra mercato del vino che chiude oggi a Verona, è stato festeggiato con una clamorosa verticale totale: 10 bicchieri per dieci annate, anche se allultimo momento cè stata la defezione del fratello più anziano, quel 1993 le cui bottiglie sono risultate purtroppo difettose. Ma la verticale, guidata dallo stesso Cotarella, dal giornalista del Gambero Rosso Daniele Cernilli, dal produttore di bicchieri Giorgio Riedel e introdotta dal grande Angelo Gaia, è stato in ogni caso un indimenticabile viaggio.
La verticale di Montiano è stato levento di maggior richiamo ma non certo lunico della presenza del Lazio alledizione numero 40 di Vinitaly. Unedizione da record per tutta la rassegna veronese e per il Lazio stesso, con una presenza ampia e qualificata nel padiglione regionale, allinsegna dello slogan «Qualità che conta» voluto dallassessorato allAgricoltura della Regione e dallArsial: 82 aziende (più della metà, 45, della provincia di Roma), 32 degustazioni guidate, 12 convegni e tavole rotonde. E ventidue sono i premi che alla vigilia del Vinitaly sono stati assegnati ai vini laziali nel corso del 14° concorso enologico internazionale. «I nostri vini sono ancora sottostimati ma cè un grande interesse nei loro confronti», ha garantito il commissario straordinario dellArsial Fabio Massimo Pallottini.
Laltro grande evento in casa Lazio è stato il quarantennale della doc del Frascati, celebrato con una serie di incontri e di degustazioni nel corso di un vero e proprio «Frascati day». E nel futuro del Frascati ci sono novità come la possibilità di ricostruire tracciabilità del vino attraverso un sms a cui inviare un codice riportato in etichetta; e il rilevamento satellitare dei vigneti grazie al progetto «Baccus», realizzato in collaborazione con lEsa, Agenzia spaziale europea,
Altra novità, il progetto avviato dalla Cantina Sociale di Montefiascone doc Est! Est!! Est!!! che, entro tre anni, conta di mettere in commercio bottiglie con etichette sempre più complete e soprattutto «antiallergie». Il consumatore potrà prendere visione già al momento dellacquisto del marchio del contenuto di res vatrolo, solfiti e delle sostanze che possono creare problemi a soggetti allergici. Una novità assoluta in Italia.
Infine da segnalare liniziativa di Fontana di Papa, grande azienda dei Castelli romani, che ha scelto per i suoi vini un testimonial deccezione: larte e la cultura di Roma.
Vinitaly, il Lazio che cresce
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