Roma - Il duello televisivo tra Berlusconi e Bersani non ci sarà. Il presidente del Consiglio, intervenuto a Bologna a un'iniziativa a sostegno della candidata del Pdl Anna Maria Bernini, lo ha detto a chiare lettere: "Non credo che un dibattito pubblico sia opportuno in questo momento. Le dichiarazioni quotidiane di Bersani ci hanno fatto perdere la fiducia che si possa arrivare a un interscambio produttivo". Porta chiusa, dunque. Ma senza fare polemiche. E la ragione è presto detta: il Pdl parla ai cittadini coi fatti. La polemica è scoppiata immediatamente. Del resto era inevitabile. Ad accendere le polveri è stato il Pd. Poi, a ruota, si sono accodati Di Pietro e Casini. Tutti cercano di accusare il Pdl - e Berlusconi in prima persona - per la scelta di evitare il confronto. Ma è difficile accusare il premier di essersi "nascosto" in questa campagna elettorale. Basti pensare, ad esempio, alla grande manifestazione di sabato scorso, a Roma.
Di Pietro: lo farei anche domani "Accetterei un faccia a faccia con Berlusconi anche domani mattina", ha detto il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Avrei da chiedergli mille cose", ha spiegato "Vorrei tanto fare un confronto per spiegargli e spiegare agli italiani la ragione vera per cui lui si è messo a fare politica, il suo - ha aggiunto - non è un progetto politico ma un progetto piduista di impunità, di lottizzazione, di uso del potere per fini personali".
Casini: chiedo un faccia a faccia "Se i faccia a faccia si dovessero fare solo con chi non delude, si farebbero tra amici". Questo il commento che il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ha rilasciato a Sky Tg24 a proposito del no di Berlusconi ai confronti in tv. "Poiché sono convinto di averlo deluso anche io, gli chiedo il faccia a faccia tramite Sky spiegando a Berlusconi con molta modestia che i faccia a faccia si fanno proprio tra chi non è d’accordo, perchè tra chi è d’accordo i faccia a faccia sono inutili. Quello che interessa agli italiani è un confronto tra persone che la pensano diversamente e per questioni su cui hanno idee diverse. Se Obama non avesse i faccia a faccia con Mc Cain difficilmente sarebbe il Presidente degli Stati Uniti d’America".
La Russa: noi parliamo agli italiani "Ma quale confronto! Noi parliamo agli italiani, noi parliamo di cose concrete". Il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, nel corso di una conferenza stampa a Bologna, replica così al centrosinistra sul tema del mancato confronto tra Berlusconi e Bersani. "Fra noi e loro c’è una differenza di fondo - spiega La Russa - noi vorremmo confrontarci sui contenuti ma mi pare che la sinistra fin dall’inizio della campagna elettorale abbia scelto un’altra strada, quella delle scorciatoie: la scorciatoia giudiziaria, quella del divieto della presentazione delle liste, la scorciatoia gossippara. C’è chi non è capace di vincere confrontandosi sui temi politici - osserva Larussa - e poi pretende di confrontarsi per parlare di queste cose. Noi, ripeto, parliamo con gli italiani".
Le accuse della Bonino "Assisteremo ad una occupazione manu militari delle Tv da parte di Berlusconi in persona". È quanto si aspetta la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Emma Bonino, in questa ultima settimana di campagna elettorale.
Parlando dai microfoni di Radio Radicale la Bonino dice che "in questi ultimi giorni assisteremo all’occupazione totale della Rai nel Lazio da parte del Presidente del Consiglio, ma anche in altre regioni per cercare di arginare il trionfo della Lega".
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