Dottor Granzotto, si ricorda di me? Le scrissi una lettera, circa un mese fa, parlandole del povero cagnolino che avevano abbandonato e che una signora aveva portato alla mia «Associazione Angeli a 4 zampe». Lei molto gentilmente non solo aveva pubblicato la mia mail di sfogo ma aveva anche fatto appello al buon cuore dei lettori. Così è stato, qualcuno mi è anche venuto a trovare e non immagina lenergia che mi hanno saputo donare! Ci tenevo particolarmente a scriverle di nuovo per farle vedere Sirio (lho chiamato così) che ora sta meglio. È diventato la mascotte della nostra piazza e tutti gli vogliono bene (miei genitori compresi). Con Nembo va daccordo e quando ho riunioni politiche o esami alluniversità fanno a gara per tenerlo un po. Vorrei ringraziare lei, Feltri e Grazioli per tutto ciò che avete fatto ponendo allattenzione dellopinione pubblica numerosi casi di maltrattamento e non solo. Spero sinceramente che il Parlamento Europeo non autorizzi la sperimentazione su poveri animali randagi, sarebbe un oltraggio ai principi che ispirarono lidea stessa di Europa. So bene che siete contrari e che vi state battendo affinché questo non succeda. Vi prego, facciamoci portavoce di una petizione a livello nazionale, o di qualsiasi altra iniziativa che possa aiutare in tal senso! Il problema del randagismo si può risolvere solo costringendo le Asl a fare il loro lavoro e a procedere alle sterilizzazioni. Noi volontari ce la mettiamo tutta, ma purtroppo non siamo milionari e a Roma per una sterilizzazione fatta bene mediamente chiedono almeno 100 euro. Io in prima persona mi impegnerò sia come associazione, sia come donna che inizia a muovere i primi passi nel mondo della «politica dei grandi», ma soprattutto come giovane che ci crede davvero e che vuole cambiare il mondo in meglio. E ci riuscirò. Nihil difficile volenti.
Isabelladonofrio@hotmail.it
Come avrà letto, gentile lettrice, alla fine lEuroparlamento ha votato la nuova direttiva che autorizza la barbara, incivile sperimentazione sui cani e gatti randagi. Dicono che lo abbia fatto, e non me ne meraviglierei, cedendo alle insistenze della potente e prodiga lobby farmaceutica. Mah. Lo prendemmo tanto in giro, lEuroparlamento, quando si dedicava a codificare le misure e curvature dei cetrioli, il calibro dei piselli e altre facezie del genere. Ma era sicuramente meglio allora: almeno non facevano danni limitandosi a quelle innocue stupidaggini (ancorché profumatamente pagati da noi contribuenti). Io non ho molta considerazione del Parlamento europeo: se deve fare una cretinata, garantito che la fa. Però avevo speranza che essendo troppo grossa anche per chi ha costumanza a farle grossissime, sulla direttiva «a misura di vivisettore» passasse la mano. Non è andata così. Vorrei però che non la passassero liscia e a questo proposito cercherò, spulciando nel reticentissimo, super blindato sito dellUnione europea, i nomi degli eurodisonorevoli che hanno votato sì. E se ci fossero degli italiani, mimpegno a pubblicarne le generalità, partito di appartenenza e collegio elettorale, così da poterli guardare in faccia, per dire. Mi lasci in ultimo complimentarmi con lei, gentile mica, per come ha tirato su Sirio. Ci sa proprio fare.
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