Come vola la Ferrari «lenticolare»

nostro inviato a Istanbul
Ovunque, nel paddock, si respira aria di duello, di sfida, di battaglia. Odore di olio, gomme e nervi tesi. Duello in pista perché, nelle prove libere del Gp di Turchia, quint’ultima prova mondiale, tolti i collaudatori Alonso è solo ottavo mentre Massa e Schumi sono secondo e quarto. Duello perché c’è il graining, quell’appallottolarsi di gomma usata, a tormentare le Renault, «ma posso comunque lottare per la pole», assicura lo spagnolo iridato. Duello perché Schumacher è riposato e fresco come una rosa e la sua Ferrari vola: «Mi sono proprio divertito, perché l’anno scorso, con la fatica che facevo a tenere in strada la macchina, non avevo potuto apprezzare questo circuito: ora ho capito quanto è impegnativo. E sono fiducioso: perché il caldo ci favorisce, perché tutto è ok e il mio miglior tempo l’ho fatto all’ultimo giro, con gomme usate». Duello perché se la Renault deve rinunciare al famigerato mass damper, la Ferrari inaugura delle ruote quasi lenticolari per via dei grandi copri cerchi impiegati per migliorare il flusso d’aria e raffreddare meglio i freni. Descrizione spannometrica per cercare di rendere e semplificare un concetto che spannometrico non è. Felipe Massa, lo scudiero in attesa di conferma, lo confida agli amici brasiliani: «Ci danno un vantaggio».
Dunque, che duello sia. Perché gli animi sono esasperati, gli umori tesi, la grinta pulsa nelle vene e fa una fatica enorme, patron Flavio Briatore, a non urlare la sua rabbia per il mass damper che la Fia, mercoledì, ha abolito ufficialmente. «Quando cambi le regole a metà campionato, falsi la situazione; questa è una decisione stupida, in fondo è come se nel calcio, all’improvviso, ci dicessero che si gioca in dodici e non più in undici». Quindi, da duello che si rispetti, l’allusione alla Ferrari: «Chi ha chiesto chiarimenti alla Fia? Indovinate un po’... E la Federazione, che aveva avallato le nostre scelte, ha cambiato idea». La replica del direttore tecnico del Cavallino, Ross Brawn: «Non siamo stati noi; magari, però, non avevano fornito informazioni esaurienti e la Fia non era subito stata in grado di giudicare».
Sarà perché il vantaggio su Schumi è ora di soli 10 punti, ma Alonso continua a guidare nervosamente. Ieri la toccata con Doornbos. Colpa dell’olandese, ma da diversi Gp, se c’è un problema, lo spagnolo ci si trova di mezzo. Il campione si difende, ma i pensieri sono tutti per la Rossa: «Le nostre gomme sono cresciute, però ho patito problemi di graining. La Ferrari qui è più veloce, ma possiamo migliorare». Inutile chiedergli se il mass damper, in quanto stabilizzatore dell’assetto, avrebbe ridotto i fastidi: Fernando tace.

Commenta invece le parole di Briatore: «Mondiale falsato? Forse ha usato una frase troppo dura, però diciamo che la Fia ha di nuovo preso una decisione contro la Renault. Il duello con Michael? Eh, negli ultimi tempi si è fatto più duro, ma non sento la pressione del suo recupero, anche perché so che tornerà il mio momento...».

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