Roma - Il 2009 sarà un anno drammatico per il trasporto aereo. La Iata ha rivisto al ribasso le prospettive per il comparto, con perdite pari a 4,7 miliardi di dollari nel 2009 (3,4 miliardi di euro). Si tratta di un dato notevolmente peggiore rispetto alle previsioni Iata di dicembre per il 2009, che si assestavano su 2,5 miliardi (1,8 miliardi di euro), il che riflette il rapido deterioramento della situazione economica globale. I profitti del settore dovrebbero calare del 12% (62 miliardi di dollari, pari a 46 miliardi di euro). Per fare un confronto, il calo negli introiti registrato tra il 2000 e il 2002, che ha risentito degli eventi dell’11 settembre 2001, fu pari a 23 miliardi di dollari (16,8 miliardi di euro). "La situazione del settore del trasporto aereo è pesante - ha esordito Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo di Iata -. Col rallentamento dell’economia la domanda è calata molto più rapidamente di quanto era possibile prevedere soltanto qualche mese fa. La nostra previsione per il 2009 è ora di una perdita di 4,7 miliardi di dollari (3,4 miliardi di euro). Tutto questo si aggiunge un debito del comparto pari a 170 miliardi di dollari (124,5 miliardi di euro), che va a gravare in modo pesantissimo sul bilancio del settore".
Calo della domanda Si prevede inoltre un drastico calo della domanda, con una contrazione del traffico passeggeri nell’anno in corso del 5,7%. Il crollo nei profitti di questo autunno sarà aggravato da un calo ancora più drammatico del traffico premium. La domanda nel traffico merci dovrebbe calare del 13%. Entrambi i dati rappresentano un peggioramento significativo rispetto alle previsioni di dicembre di un calo del 3% nel traffico passeggeri e del 5% del settore cargo. Le rendite dovrebbero calare del 4,3%.
Scende il carburante La diminuzione dei prezzi del carburante sta contribuendo a evitare perdite ancora più pesanti. Con una previsione di 50 dollari al barile (Brent), le spese del comparto sul carburante dovrebbero scendere al 25% dei costi di gestione (mentre rappresentavano il 32% nel 2008, quando il greggio si attestava in media sui 99 dollari al barile). I dati congiunti del minor prezzo del carburante e la diminuzione della domanda permetteranno al trasporto aereo di spendere 116 miliardi di dollari contro i 168 del 2008. "Quella sul carburante è l’unica buona notizia - ha sottolineato Bisignani -.
Ma il sollievo rappresentato dalla diminuzione dei prezzi impallidisce al confronto con il calo della domanda e il crollo dei profitti. Il comparto è in terapia intensiva. Le compagnie aeree devono affrontare due sfide immediate fondamentali: risparmiare e far combaciare attentamente la capacità alla domanda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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