Volkswagen BlueMotion campionesse del risparmio

HannoverCon l’etichetta BlueMotion, Volkswagen identifica le sue vetture più rispettose dell’ambiente. Fu una versione particolarmente parsimoniosa della Polo, tre anni fa, a dare il via a un programma che comprende tutti i prodotti e le tecnologie immediatamente disponibili che contribuiscono a ridurre in maniera significativa i consumi di carburante e le emissioni inquinanti.
È ancora la Polo, con la nuova generazione, a proporsi oggi come la 5 posti più ecologica. E al suo fianco si schierano le nuove versioni BlueMotion degli altri modelli di Volkswagen di maggior successo: Golf e Passat. La prima Polo BlueMotion, con motore 1.4 Tdi da 80 cavalli, bruciava in media poco meno di 4 litri di gasolio ogni 100 chilometri. All’erede, in commercio in Italia da febbraio, bastano 3,3 litri, che allo scarico si traducono nel rilascio di 87 grammi al km di CO2, contro gli oltre 100 g/km della versione precedente, e alla cassa in soli 3,5 euro di spesa ogni 100 km.
Con un serbatoio di 45 litri, inoltre, tanta sobrietà regala all’utilitaria un’autonomia teorica di ben 1.363 km, più della distanza Venezia-Hannover. Un taglio così netto dei consumi e delle emissioni è merito principalmente del nuovo motore 1.2 Tdi da 75 cavalli e 180 Nm di coppia massima con filtro antiparticolato Dpf e omologazione Euro 5: un tre cilindri come il vecchio 1.4, ma con la più raffinata alimentazione Common rail al posto del sistema iniettore-pompa. Tecnologie e soluzioni mirate danno a loro volta un contributo all’efficienza: dall’indicatore della marcia più indicata, al sistema di recupero dell’energia in decelerazione e frenata, dal sistema start/stop agli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento su cerchi in lega particolarmente leggeri. Lo stesso pacchetto di accorgimenti, con l’aggiunta dell’assetto ribassato di 15 mm per la Golf, si ritrova sugli altri due modelli che montano invece un 4 cilindri 1.6 Tdi Common rail da 105 cavalli. Consumi ed emissioni si attestano nel caso della Golf rispettivamente a 3,8 litri per 100 km e 99 g/km di CO2, mentre la Passat fa registrare la media di 4,4 litri e 114 g/km.
Eccezionale l’autonomia: la Golf può fare 1.447 chilometri con un pieno e la Passat 1.552. Queste percorrenze, per giunta, si possono ottenere senza particolari rinunce alla brillantezza del comportamento. E ciò vale anche per la Polo spinta dal piccolo 1.2, che grazie al minor peso rispetto alla normale versione 1.6 Tdi di pari potenza, fa registrare prestazioni migliori (173 orari e 13,6 secondi nello sprint 0-100) e paga pegno solo sul versante della rumorosità, tipica dei tre cilindri e avvertibile non solo a motore freddo. Un allestimento specifico distingue le tre campionesse del risparmio che portano il logo BlueMotion sulla calandra del radiatore e nella zona posteriore.


Disponibile da febbraio, la Polo non ha ancora un prezzo, ma indicativamente costerà come la 1.6 Tdi Trendline (14.700 euro la 3 porte e 15.225 la 5 porte). Già in vendita, invece, la Golf (a 20.900 euro) e la Passat (sia berlina, a 27.800 euro, sia Variant a 28.550).

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