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Rumblr, l'app delle risse, è una bufala: lo dichiarano gli autori

Niente da fare per l'app che, secondo i suoi stessi creatori, avrebbe dovuto trasformarsi nella nemesi di Tinder: era tutto uno scherzo promozionale, diventato immediatamente un fenomeno virale, lasciando completamente a bocca aperta i suoi giovani creatori

Rumblr, l'app delle risse, è una bufala: lo dichiarano gli autori

La premessa era ottima: un'app dedicata alle liti, l'esatta nemesi di tutte quelle dedicate alla ricerca dell'anima gemella; gli stessi ideatori di Rumblr - questo il nome - l'avevano definita “Tinder per il litigio”, perfetta per sfogare gli animi contro un avversario sconosciuto. Eppure era solo una bufala: attesissima e in grado di catturare l'attenzione del popolo di internet, l'app è stata una mera invenzione dei due creatori con il solo scopo di dimostrare la semplicità delle false notizie online.

Lanciata da siti web del settore informatico, testate giornalistiche ed esperti dei nuovi trend tecnologici, Rumblr aveva attirato su di sé i riflettori creando una fitta rete di voci di corridoio e aspettative, per ciò che avrebbe dovuto portare una viva ventata di novità nel già fitto panorama delle applicazioni per smartphone; alla grande pubblicità si è immediatamente aggiunta l'altrettanto enorme stupore da parte di Jack Kim e Matt Henderson, le due menti dietro al softwar, nato come un'idea pubblicitaria per il lancio della loro neonata agenzia. Supportata da screenshot realistici, un sito web come simulatore del funzionamento delle “risse virtuali” e tanto di intervista rilasciata al New York Daily News, con netti riferimenti ai fondi raccolti attraverso investitori privati statunitensi che in meno di una settima l'avevano resa una vera e propria bomba virale, l'app sembrava davvero dovesse essere sul trampolino di lancio, a un passo dal download. Niente di fatto, invece, stando anche a quanto appare da qualche ora sul sito dedicato, che ha spazzato via anche l'ultimo barlume di chi era convinto che, una volta sfumato il momento, avrebbe potuto davvero mettere le mani sul prodotto dei giovani imprenditori.

Sebbene l'idea di Rumblr fosse basata sul concetto di combattimenti e risse anche se solo in forma di chat, gli ideatori hanno voluto citare nel sito web tre associazioni dedicate proprio alla lotta contro la violenza domestica, bande criminali e in aiuto della gioventù a rischio.

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