Zapatero in crisi cambia cinque ministri

Rimpasto di governo a Madrid. E nell'esecutivo entra un'altra donna all'Economia: Elena Salgado, in sostituzione di Pedro Solbes. Dovrà gestire la crisi: 3,5 milioni di disoccupati e il deficit pubblico che peggiora

Dice che lo ha fatto per «imprimere un cambiamento al ritmo della lotta contro la crisi economica». In realtà il rimpasto di governo annunciato ieri dal premier spagnolo José Luis Zapatero potrebbe essere il segno delle difficoltà che l'esecutivo sta affrontando, complice la crisi economica che ha portato la disoccupazione a quota 3,5 milioni.
E di fatti nella compagine di governo entra un nuovo responsabile dell'Economia e altri quattro ministri. Fuori dall'Economia Pedro Solbes, 66 anni, ex commissario Ue, dentro Elena Salgado, 59 anni, finora ministro della pubblica amministrazione. Nel rimpasto anche i ministri della Sanità, dell'Educazione e dei Trasporti e infrastrutture, mentre sono restati al loro posto alcuni ministri chiave, come quelli dell'Interno, della Difesa e degli Esteri. Tra i nuovi ministri che hanno giurato oggi pomeriggio davanti a re Juan Carlos c'è un dirigente socialista storico, Manuel Chaves, neo ministro della Cooperazione territoriale e terzo vicepremier.


Chaves è considerato uno dei nomi forti dell'esecutivo insieme a Elena Salgado, a cui viene affidato il compito di pilotare l'economia in un momento tra i più delicati: la Spagna, dopo essere stata tra i motori dell'economia europea, è entrata in recessione a fine 2008, il deficit pubblico è esploso come pure la disoccupazione (15,5% a febbraio e potrebbe arrivare al 20% a fine 2010 secondo la banca di Spagna).

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