Affitto con lo sconto, quella strana inchiesta lampo su AlfanoI fatti risalgono al 2006: posizione archiviata

Affitto con lo sconto, quella strana inchiesta lampo su AlfanoI fatti risalgono al 2006: posizione archiviata

Angelino Alfano nel 2013 è stato indagato dalla procura di Roma per una questione immobiliare poi archiviata. Il tutto nel massimo riserbo. Al centro della vicenda una casa nel cuore di Roma, al civico 41 di via del Paradiso, tra Campo de' Fiori e corso Vittorio. Qui, tra 2006 e 2008, Alfano ha vissuto in un appartamento di 60 metri quadri, pagando un canone inferiore ai 485 euro mensili. I vicini di allora anche oggi ricordano quell'inquilino celebre e «l'auto della polizia che stava sempre qui davanti». Padrone di casa era R.S., imprenditore messinese delle energie alternative coinvolto in due inchieste prima per l'eolico a Milano - dove i pm ne avevano chiesto il rinvio a giudizio per riciclaggio - e poi per il fotovoltaico a Brindisi, dove la procura ne ha chiesto e ottenuto l'arresto a settembre 2013. Proprio dal filone milanese emersero nel 2011 i rapporti immobiliari tra R.S. e Alfano, che all'inchiesta sulle energie alternative era ovviamente estraneo. R.S. spiegò che la scelta di concedere casa all'amico politico era dettata dalla disponibilità assicurata da Alfano, pronto a lasciarla se l'imprenditore avesse trovato un acquirente. Così la procura di Milano girò a Roma le carte sulla casa di via del Paradiso. Il fascicolo finì a metà 2012 all'aggiunto romano Alberto Caperna, scomparso a ottobre dello stesso anno, e in seguito la procura - senza mai convocare Alfano, divenuto poi Guardasigilli e ora vicepremier - decise di iscriverlo nel registro degli indagati. L'ipotesi era che dietro al congruo «sconto» sul canone rispetto ai valori di mercato si nascondesse un finanziamento illecito.

Ma la notizia una volta tanto non è fuggita dai corridoi della procura, che poco dopo ha comunque deciso di archiviare il caso: per i pm il prezzo di favore riservato da R.S. ad Alfano non era sufficiente a sostenere l'ipotesi di reato.

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