Così i carabinieri hanno sgominato una banda di ladri

All’alba di oggi, 5 ottobre 2020, i Carabinieri della Compagnia di Tropea, hanno sgominato due distinti sodalizi criminali dediti ai furti di auto e specializzati nei furti in appartamenti che operavano tra Tropea, Ricadi e le zone limitrofe. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo guidata dal Procuratore dott. Camillo Falvo, è sfociata nell’operazione denominata in codice “Apate” che ha portato all’esecuzione di sedici misure cautelari disposte dal gip del Tribunale di Vibo Valentia. A vario titolo le accuse sono di associazione a delinquere, furto in abitazione e furto aggravato; furto di autovetture e riciclaggio; truffa e simulazione di reato; ricettazione; violazioni della Legge in materia di armi. L’ indagine sviluppata dal Nor della Compagnia dei Carabinieri di Tropea ha consentito di evidenziare l’operatività, la struttura e i ruoli dei due distinti sodalizi il cui punto di contatto è costituito dal comune promotore e capo. Il primo gruppo era formato da 8 soggetti dediti al furto di autovetture prevalentemente di società di noleggio (con il dichiarato intento di non colpire la popolazione locale e, quindi, scongiurare l’intervento di appartenenti alla criminalità organizzata). Nello specifico, sono state documentate le fasi di trasporto dei mezzi asportati in luoghi “sicuri” preselezionati e rimozione degli eventuali congegni di localizzazione satellitare e dei contrassegni identificativi dell’autovettura; la sostituzione con numeri di serie di autovetture incidentate, spesso acquistate su canali di vendita online; il reinserimento sul mercato, con operazioni di compravendita tra privati, anche mediante siti internet specializzati (subito.it); Il secondo gruppo era formato da quattro soggetti, specializzati in furti in abitazione, i cui obiettivi erano selezionati con accurati sopralluoghi e dopo avere anche studiato le abitudini di vita delle vittime. In particolare, è stato documentato il tentato furto in abitazione ai danni di una persona durante il suo ricevimento nunziale. Entrambi i sodalizi si servivano di soggetti di sesso femminile (attinte da misure cautelari), con il ruolo di vedette, per eludere le attività di contrasto delle forze di polizia. Nell’ambito delle indagini sono stati anche scoperti cinque furti o tentati furti in abitazione e cinque furti di autovetture; recuperate numerose parti di veicoli; sequestrati beni, autovetture, armi e munizioni, provento dell’attività delittuosa.

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