Corruzione, Nordio: "Impunità per chi paga mazzetta e collabora"
"La corruzione è un reato che si consuma nell'ombra, che non lascia tracce e che non ha testimoni: punire sia il corruttore che il corrotto comporta per entrambi l'interesse a tacere. Bisognerebbe interrompere la cointeressenza tra corruttore e corrotto attraverso l'impunità o rivedendo il reato per il corrotto: in ogni caso la risposta non può essere la carcerazione preventiva, se non si vuole cadere nella barbarie giuridica". Lo ha affermato il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo al convegno "La diplomazia giuridica al servizio della pace e della sicurezza internazionale: l'impegno dell'Italia nel contrasto alla corruzione" in corso alla Farnesina. Farnesina (Alexander Jakhnagiev)