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Meloni al Cpac: "Non ci arrenderemo a cancel culture e modello cinese"

"Vedo l'ideologia woke distruggere le basi della famiglia naturale, attaccare la vita, insultare la religione, cambiare le parole e persino imporre nuovi segni grafici. Solo pochi mesi fa, i burocrati dell'Unione Europea hanno scritto un documento di centinaia di pagine, dicendoci che per essere inclusivi, dovevamo escludere ogni riferimento al Natale. Gesù, Maria e tutti i nomi cristiani dovevano essere rimossi da tutte le comunicazioni ufficiali. Ci arrenderemo di fronte a questo? No, non lo faremo. Lo combatteremo, a testa alta. Vedo legioni di commentatori, virologi, politici di sinistra, che sfruttano la naturale preoccupazione della gente per la propria salute per limitare le libertà individuali e i diritti sociali. Vogliono usare la pandemia come pretesto per sostituire i cittadini liberi con degli schiavi. Ci arrenderemo di fronte a questo? No, non lo faremo. Lo combatteremo, a testa alta. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nella difesa di tutte queste cose. E la buona notizia è che qui, come in Europa, sempre più persone scelgono di reagire". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, nel suo intervento al Cpac, la convention dei Conservatori americani in Florida. (Alexander Jakhnagiev)

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