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Vince la Coppa Italia (e perde la testa): ora la Juve valuta l'esonero immediato di Allegri

Il tecnico bianconero potrebbe pagare con l'esonero la notte turbolenta dell'Olimpico. In tal caso sarebbe Montero a guidare la squadra nelle ultime due partite

Vince la Coppa Italia (e perde la testa): ora la Juve valuta l'esonero immediato di Allegri

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Vince la Coppa Italia (e perde la testa): cosa c'è dietro la rabbia di Allegri

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Il rapporto tra Massimiliano Allegri e la Juventus potrebbe concludersi anticipatamente. A riportarlo è Sky Sport, secondo cui il club bianconero non ha per niente gradito la sceneggiata di ieri sera e quindi sta pensando di concludere il contratto già oggi, prima della fine del campionato, magari invocando la giusta causa.

Paolo Montero, attuale tecnico dell’Under 19 bianconera, potrebbe essere il traghettatore nelle ultime due restanti giornate. La sua seconda avventura in bianconero sembrava ormai ai titoli di coda, visto che i rumors di mercato danno praticamente per fatto l'accordo con Thiago Motta. Emozioni, nervosismo e tanta tensione nella notte dell'Olimpico hanno preso il sopravvento su tutto, anche sulla conquista del trofeo, che salva la stagione dei bianconeri ma non il destino del tecnico.

La decisione del Giudice Sportivo

Due giornate di squalifica e una multa di 5mila euro: questa la sanzione inflitta ad Allegri per le intemperanze che gli sono costate l'espulsione nei minuti di recupero della finale di Coppa Italia. "Al 50' del secondo tempo", ha scritto il Giudice Sportivo del tecnico bianconero, "si avvicinava al Quarto Ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull'operato degli Ufficiali di gara; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del Direttore di gara".

"Dove è Rocchi?"

Deve essersi sentito lasciato solo dalla società in questo ultimo anno e mezzo di tempesta burrascosa. Sembra questa l'unica motivazione, per lo show evitabilissimo offerto da Allegri, davvero irriconoscibile nelle reazioni e nei comportamenti di ieri sera. Se per quanto riguarda il campo, il tecnico livornese ha zittito i suoi critici preparando la partita perfetta e imbrigliando l'Atalanta, a far discutere è stato tutto il resto. Il nervosismo è cominciato già negli ultimi minuti quando è andato su tutte le furie contro l'arbitro Maresca. Una punizione fischiata contro è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Max viene espulso e mentre esce dal campo si toglie giacca, cravatta e quasi la camicia. Guarda la tribuna, invocando il designatore arbitrale con un eloquente"Dove è Rocchi?".

La lite con Giuntoli

La furia non si è placata a fine partita, anzi. Il nervosismo è continuato anche dopo la premiazione: infatti, nelle immagini trasmesse da Mediaset, si vede chiaramente Allegri indicare sia a gesti che a parole ad alcuni presenti lì, sul campo, di allontanarsi dal luogo dei festeggiamenti. Come anche riportato ed evidenziato da Sky Sport, in quella zona lì era presente anche il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, che si era avvicinato al team per congratularsi, e l’invettiva di Allegri sembra essere indirizzata proprio verso l’ex ds del Napoli. "Fuori, fuori" si intuisce dal labiale diretto al dirigente.

Il motivo? La scelta di Giuntoli di puntare su Thiago Motta dalla prossima stagione, nonostante l'altro anno di contratto che lega Allegri alla Juve. Al tecnico nel post partita, è stato proprio chiesta una spiegazione di tale episodio, che ha negato e chiarito la propria posizione: "Non è successo niente, stavo festeggiando con la squadra e la curva. Rispetto molto la società e gli uomini. Volevo allontanare qualcuno? Assolutamente no, volevo solo festeggiare con i miei ragazzi che hanno fatto una stagione straordinaria. Lascio alla Juventus questi obiettivi raggiunti, visto che mi danno già fuori dal club".

Lo scontro con Vaciago

La rabbia di Allegri non si è rivolta solo verso gli arbitri e i dirigenti della Juve. Poco prima della conferenza post finale infatti, ha aggredito verbalmente (alla presenza di testimoni) il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago. In questo caso il tecnico bianconero non avrebbe gradito la linea editoriale del quotidiano torinese, che non gli ha mai risparmiato critiche negli ultimi mesi.

Ecco la ricostruzione di Vaciago sul sito del suo giornale: "Allegri, evidentemente alterato, si stava sottoponendo all'ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me. 'Direttore di m..! Sì, tu direttore di m…. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società'. A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: 'Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale' e altre amenità del repertorio della rissa da bar. Intanto Gabriella Ravizzotti dell'ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa".

Questo il racconto fatto dal direttore di Tuttosport, che poi ha formulato una sua riflessione conclusiva: "Di tutta la vicenda, che di per sé non dovrebbe diventare notizia, resta il dubbio di quale sia la fantomatica verità di Allegri, perché se la conoscessimo ci faremmo volentieri due pagine" ha concluso Vaciago. "E resta, purtroppo, l'atteggiamento minaccioso dell'allenatore della Juventus nei confronti di un giornalista. Nel confronto ci può stare tutto, perfino l'insulto al limite, ma la minaccia no. La minaccia è vile, intimidatoria e pure pericolosa, in un mondo dove la possibilità che qualcuno si prenda la briga di metterla in pratica rischi sempre di trovarlo".

La replica di Allegri

Il tecnico bianconero ha dato la propria versione dei fatti negando integralmente secondo quanto riportato dal suo avvocato, Paolo Rodella all'Ansa.

"Con riferimento alle affermazioni - riportate su alcuni organi di stampa - del Direttore di Tuttosport Dr. Guido Vaciago secondo il quale Massimiliano Allegri, al termine della finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus di ieri sera 15 Maggio 2024, avrebbe tenuto nei suoi confronti un comportamento altamente offensivo oltreche' minaccioso giungendo financo a spingerlo e strattonarlo, il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale col Direttore, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce".

"Nessuno spintone, nessuno strattone e né, tanto meno, nessuna minaccia all'indirizzo del Direttore -

prosegue la nota -Qualunque diversa ricostruzione e/o descrizione dei fatti è falsa e si apprezza, puramente e semplicemente, per finalita' malcelate, pretestuose e infondate. Tanto si doveva per amor di verità".

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