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MotoGp Qatar, la prima pole dell'anno a Martin, quinto Bagnaia

È del vice campione del mondo la prima pole del 2024 sulla pista del Qatar, con lo spagnolo Espargarò e il riminese Bastianini vicinissimi. Solo 5° Bagnaia. Nella Sprint Race domuina Martin

Red Bull (X)
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Una prima qualifica della stagione che ha rispettato i pronostici della vigilia. È di Jorge Martin la prima pole di un campionato di MotoGp che già promette spettacolo. La sconfitta subita da Francesco Bagnaia nel 2023 sembra non aver minato il morale del pilota spagnolo. Sua infatti la miglior prestazione, grazie all’1:50.789 con il quale ha abbattuto il record della pista (detenuto da Luca Marini) e mandato un primo segnale alla concorrenza. In primis ad un Bagnaia che ha chiuso la sua qualifica in quinta posizione a un decimo. Alle spalle di Martin, dimostrazione di come l’Aprilia, con Aleix Espargarò che ha chiuso a soli 83 millesimi, si trovi a suo agio sulla pista di Losail.

Occorre adesso verificare se nella Sprint Race oggi e nella gara di domani, riuscirà ad essere competitiva per la vittoria. Intanto in casa Ducati non resta che godersi la qualità di una moto che ancora rimane quella da battere. A riprova di come Enea Bastianini, terzo a meno di un decimo dal vice campione del mondo, sembra che abbia trovato il giusto feeling con la Desmo ufficiale.

È del vice campione del mondo la prima pole del 2024 sulla pista del Qatar, con lo spagnolo Espargarò e il riminese Bastianini vicinissimi. Solo 5° Bagnaia

Un Jorge Martin che sembra aver iniziato la stagione del riscatto nel miglior modo possibile. Il titolo mondiale perso a Valencia a novembre, la vera motivazione per iniziare a piazzare un riscatto in piena regola. Non sarà assolutamente facile, perché si ritroverà ancora un Bagnaia, campione del mondo in carica, che ha messo nel mirino il tris iridato. In mezzo alle Ducati, oltre all’Aprilia di Espargarò, da sottolineare come la KTM si sia dimostrata nelle condizioni di ambire alle prime posizioni. Il quarto tempo ottenuto da Brad Binder ha palesato come la moto austriaca si candidi almeno al ruolo di seconda forza del campionato. Che ha già avuto nel 2023, con la possibilità di poter provare ad alzare l’asticella essere più nella competizione con la Ducati per il titolo iridato.

Tesi che può prendere corpo se si pensa che la casa austriaca quest’anno disporrà di Pedro Acosta. L’ultimo arrivato, d’accordo, ma un concentrato di talento e velocità nelle condizioni di poter dare fastidio, sin da subito, ai primi della classe. L’ottavo posto ottenuto nelle qualifiche di Losail lo metterà nella condizione di giocarsi le prime cinque posizioni sia nella gara corta che in quella normale. Un nuovo inizio per il talento che potrebbe essere prossimo ad esplodere, lo stesso dicasi che Marc Marquez. Che di titoli ne ha vinti sei, e all’esordio con la Ducati Gresini ha chiuso la prima qualifica in sesta posizione. Non lotterà probabilmente per la vittoria, la sensazione è che però potrebbe essere della partita almeno per un posto sul podio.

Una prima qualifica della stagione che ha visto i primi otto piloti racchiusi in tre decimi, a dimostrazione di come l’equilibrio sembra regnare sovrano in pista. E che ha relegato sia Marco Bezzecchi, Luca Marini e Franco Morbidelli nelle ultimissime posizioni della classifica. Se per Bez e Morbido sono state delle qualifiche per certi versi sorprendenti per il mezzo che si trovano a disposizione, era chiaro sin dal principio che il fratello di Valentino sarebbe stato alle prese con una sfida difficilissima, quasi proibitiva, da affrontare. Per tutti e tre non sarà assolutamente facile riemergere e inserirsi almeno nella Top 10. In quello che sembra suonare come un vero e proprio calvario, che sta continuando ad attraversare la Yamaha con Fabio Quartararo (17) e Alex Rins, che ha iniziato la propria avventura con la nuova moto sulla stessa falsariga di Marini.


A Jorge Martin la prima Sprint Race della stagione

Un dominio mai in discussione, una vittoria netta, schiacciante, convincente. E primi 12 punti della stagione messi in cassaforte, con il trionfo nella Sprint Race. Jorge Martin non ha lasciato, anzi ha raddoppiato. Dopo la pole position, con tanto di record della pista, il trionfo nella mini gara del sabato. Undici giri sempre al comando, senza che nessuno potesse minimamente pensare di impensierirlo. Adesso, per rendere perfetto l’intero fine settimana, manca solamente il sigillo della domenica. Un Martin che partirà chiaramente favorito, ma che dovrà guardarsi da una concorrenza da tenere in particolare considerazione. Un Bagnaia che ha in parte salvato la giornata con il quarto posto finale, un Aleix Espargarò che è riuscito a conquistare il podio ma a perdere la seconda posizione che aveva ottenuto in qualifica. Colpa di un Brad Binder, che con la sua KTM ha chiuso dietro al pilota della Ducati Pramac, a conferma di come le Sprint Race continuano ancora ad essere perfette ed ideali per la moto austriaca. Il pilota australiano, anche nella gara inaugurale del 2024, ha confermato come il sabato potrà ancora essere la vera giornata di gara, a differenza di una domenica in cui alternava degli alti e bassi.

Se Espargarò ha peggiorato il piazzamento ottenuto in qualifica, la stessa cosa possiamo dire di Enea Bastianini. Il pilota riminese, dopo il terzo posto della mattinata, non è riuscito a tenere il ritmo dei primi. Solo sesto posto finale, un duello nel team Ducati perso con Pecco, e costretto a cedere il passo ad un Marc Marquez che si sta pian piano ritrovando. Non siamo ancora di fronte al fenomeno che, con la Honda, ha lasciato solamente le briciole agli avversari. Si può però tranquillamente affermare come il passaggio nel team Ducati Gresini, gli abbia restituito gli stimoli e le motivazioni necessarie per divertirsi in pista. E provare a battagliare per le posizioni di vertice. Il quinto posto finale non rappresenta il massimo per un otto volte campione del mondo. Ripensando al momento difficile che ha avuto alla Honda nelle ultime stagione, vale sicuramente come una vittoria.

E gli altri? Un settimo posto che lo preso il fratello Alex, che ha preceduto l’ottimo Pedro Acosta che ha cosi ottenuto i primi punti della sua carriera in MotoGp. Caduta per Fabio Di Giannatonio, mentre si trovava in settima posizione. Gara di totale calvario, che meno male che è durata pochissimo, per Marco Bezzecchi, Luca Marini e Franco Morbidelli.

Domani nella prima gara “normale” del 2024, sarà ancora un altro monologo di Jorge Martin? Oppure Bagnaia e il resto della compagnia, riuscirà a risollevarsi? In base all’epilogo della Sprint Race, si potrebbe puntare sul vice campione del mondo. Se si vuole provare ad azzardare, meglio pensare ad un vincitore diverso dallo spagnolo della Ducati Pramac.

Che ha già mandato un primo segnale: sarà ancora della partita fino alla fine.

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