Politica estera

"Un'americanata": furia della Cina contro Netflix per "Il problema dei tre corpi"

Non convince in Cina la serie tv appena rilasciata da Netflix tratta dalla saga fantascientifica di Liu Cixin. La rivalità tra Washington e Pechino passa anche da un telefilm

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Che le relazioni sino-americane non siano particolarmente felici è cosa risaputa. Ma che la distanza tra Washington e Pechino potesse emergere anche da una serie televisiva non era del tutto scontato. Grandi polemiche, infatti, si sono scatenate nel Paese del dragone dopo la recente aggiunta al catalogo Netflix dell’adattamento tv del primo romanzo della trilogia di fantascienza nota come il Problema dei tre corpi scritta dal cinese Liu Cixin e apprezzata persino dall'ex presidente Barack Obama.

La prima stagione del telefilm si muove su un piano temporale che va dagli anni Sessanta ad oggi e segue le vicende di diversi personaggi, principalmente in Cina e nel Regno Unito ma anche in una sorta di realtà virtuale su pianeti simulati. Ad accomunare i protagonisti sono varie forme di interazione con una civiltà aliena prevista arrivare sulla Terra tra circa 400 anni.

Non è un caso che, trattandosi di un’operazione delicata, la realizzazione della prima stagione di una delle saghe più celebri prodotte sul genere sia stata affidata a David Benioff e D.B. Weiss, autori della trasposizione di un’altra opera complessa come quella di Game of Thrones tratta dai romanzi di George R.R. Martin. Se però il pubblico occidentale sembra aver apprezzato lo show - numerose le recensioni positive dei critici del settore - quello cinese non sembra aver affatto gradito la versione rilasciata su Netflix.

C’è da precisare che nella Repubblica Popolare la celebre piattaforma streaming non è ufficialmente visibile a causa della Grande muraglia virtuale che permette a Pechino di bloccare i contenuti ritenuti contrari alla sicurezza nazionale. Eppure, molti spettatori cinesi riescono ad aggirare il firewall attraverso l’utilizzo del Vpn e hanno così potuto vedere lo show televisivo. Basti pensare che a poche ore dall’uscita della serie, sulla piattafoma social Weibo l’hashtag dedicato al telefilm ha ottenuto oltre due miliardi di visualizzazioni e quasi un miliardo e mezzo di discussioni.

Proprio su Weibo il pubblico del gigante asiatico avrebbe criticato la serie in otto puntate paragonandola alla versione, ben più lunga e, sostengono, più accurata, della saga prodotta dalla compagnia Tencent mandata in onda in Cina nel 2023. Molte delle critiche, ha rilevato il Guardian, hanno a che fare con “l’animosità geopolitica verso gli Stati Uniti, attirando reazioni nazionalistiche e accuse di aver americanizzato la storia”.

Per comprendere meglio il solco tra gli spettatori cinesi e quelli occidentali è importante menzionare che la versione in lingua inglese del libro del Problema dei tre corpi presenta notevoli differenze da quella originale. Come nella traduzione internazionale del libro, la serie Netflix comincia con una cruenta scena ambientata nella Repubblica Popolare al tempo della Rivoluzione culturale che ritrae l’esecuzione pubblica di uno scienziato ad opera delle Guardie rosse. Sebbene di quel periodo di guerra civile sia ormai consentito parlarne anche nel Paese del dragone – all’epoca persino il padre del presidente Xi Jinping fu epurato – nella versione originale quella parte è collocata, probabilmente per non attirare troppo l’attenzione dei censori, al centro del racconto.

In Cina gli spettatori non avrebbero apprezzato l’importanza data nel corso degli episodi ad un gruppo di scienziati del Regno Unito. Una scelta compiuta dagli ideatori di Game of Thrones che secondo le critiche avrebbe sottratto spazio all’ambientazione cinese. Visti da Pechino, altri motivi di lamentela sarebbero stati l’aver generato un prodotto di Hollywood che celebra l’eroismo individuale e aver ridotto il concetto di fantascienza ad un semplice spettacolo visivo.

Come dimostrano i commenti sulle differenze che separano due mondi sempre più distanti tra loro, la versione cinese del Problema dei tre corpi vince in patria a mani basse. Tra gli stessi spettatori si registra però comunque una certa soddisfazione per aver conquistato l’Occidente, per una volta, con una non programmata iniziativa di soft power di solito appannaggio degli States.

E no, questa non è un'opera di fantascienza.

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