Politica estera

Appello respinto, Bannon verso il carcere

L'ideologo della campagna di Trump condannato per l'assalto al Congresso dopo il voto perso

Appello respinto, Bannon verso il carcere

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Per Steve Bannon rischiano di spalancarsi le porte del carcere. Tre giudici della corte d'Appello del distretto di Washington hanno respinto l'appello presentato dall'ex ideologo della campagna 2016 di Donald Trump ed ex capo stratega della Casa Bianca. Bannon era stato condannato nel 2022 a quattro mesi di carcere e a 6.500 dollari di multa per oltraggio al Congresso, per non essersi presentato davanti alla commissione della Camera (ora dissolta) che indagava sul'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Allora, i giudici non avevano accolto l'argomento difensivo della mancata comparizione dovuta al timore di violare il privilegio presidenziale invocato da Trump per se stesso e per la sua cerchia più ristretta. Avevano però sospeso la condanna in attesa degli esiti dell'appello. La commissione della Camera era interessata a conoscere gli scambi avvenuti tra Trump e Bannon nei giorni precedenti l'assalto del 6 gennaio.

L'ex capo stratega era stato allontanato dalla Casa Bianca nell'agosto del 2017. Pochi mesi prima, era all'apice della sua influenza, il suo verbo neo-nazionalista aveva fatto breccia anche in Europa, Time gli aveva dedicato una copertina. Titolo: «Il grande manipolatore». A Bannon fu fatale il braccio di ferro (perso) con l'allora capo dello staff della Casa Bianca, John Kelly, che tentava di mettere ordine nella caotica West Wing trumpiana. All'indomani della sconfitta elettorale 2020, l'ideologo del ritorno all'America First si era però riavvicinato a Trump, appoggiando i tentativi di contestare e ribaltare il risultato elettorale. «Domani si scatenerà l'inferno», aveva affermato sul suo podcast alla vigilia dell'assalto al Congresso. Per la commissione della Camera, un segnale che ci fosse un piano preordinato per bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden. Bannon potrebbe ora ricorrere a un'altra corte d'Appello di Washington e, in un'ultima istanza, alla Corte Suprema. Ma c'è un precedente per lui non confortante. Un altro consigliere della Casa Bianca di Trump, Peter Navarro, sta già scontando una condanna a quattro mesi di carcere. Anch'egli per essersi rifiutato di collaborare con la commissione 6 gennaio. Tutti gli appelli di Navarro sono stato bocciati e la Corte Suprema si è addirittura rifiutata di esaminare il suo caso.

Stavolta, a salvare Bannon dal carcere potrebbe non esserci la grazia presidenziale che Trump gli concesse nelle sue ultimissime ore alla Casa Bianca, per l'accusa di essersi appropriato delle donazioni destinate alla costruzione del famoso muro anti-immigrati al confine col Messico.

Il tycoon, peraltro, ha la testa altrove, impegnato quattro giorni a settimana nell'aula del tribunale di Manhattan dove è in corso il processo Stormy Daniels che ha di fatto fermato la sua campagna elettorale, mentre Joe Biden attraversa l'America da una costa all'altra approfittando del temporaneo vantaggio.

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