Andrea Indini

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Giornalista professionista, scrittore e saggista. Dal 2008 al sito web del Giornale, ne sono stato il responsabile per dieci anni (dal 2014 al 2024). Ora sono caporedattore all'ufficio centrale del Giornale

Con ilGiornale.it ho pubblicato Il partito senza leader (2011), ebook sulla crisi di leadership nel Pd, e i saggi Isis segreto (2015) e Sangue occidentale (2016), entrambi scritti con Matteo Carnieletto. Con Historica Edizioni ho pubblicato nel 2020 Il libro nero del coronavirus con Giuseppe De Lorenzo e nel 2024 Liberi di parlare. Glossario contro il politicamente corretto con Michel Dessì.

Già autore di un saggio sulle teorie economiche di Keynes e Friedman, nel 2010 sono "sbarcato" sugli scaffali delle librerie con un romanzo inchiesta sulla movida milanese: Unhappy hour (Leone Editore). Nel 2011 ho doppiato l'impresa col romanzo La notte dell'anima (Leone Editore).

Arriva il programma di stage destinato solo a studenti che provengono da una "minoranza etnica nera, asiatica o mista". Si tratta dunque di un'iniziativa violentemente razzista nei confronti dei bianchi che non solo non premia il merito ma che, negando uguali opportunità a tutti gli studenti, discrimina chiunque non sia nero o asiatico

Andrea Indini
Lo stage nei servizi segreti che discrimina gli studenti bianchi

Dopo che la comunità scientifica su è espressa su animali e piante, potevano forse le rocce passare indenni alla forsennata razzia woke? Alla Queen Mary University di Londra si parla di "geotrauma" e di "prassi suprematista bianca". Ovviamente, alla base di certe tesi, non c'è alcuna evidenza scientifica ma l'ideologia woke non si confronta, si impone; non costruisce, distrugge. E chi non è d'accordo è costretto a subire. Anche in ambito accademico

Andrea Indini
L’invenzione anti-scientifica dei geologi woke: il geotrauma. “Le rocce sono razziste”
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