Il 2010 spegne il rap Ecco il pop buonista (e occhio ai debuttanti)

Milano Ma sta’ a vedere che nel 2010 si cambia davvero musica. Per forza, direte: dopo il diluvio di compilation, greatest hits e live degli ultimi cinque anni, le scorte sono finite e ora tocca davvero creare qualcosa di nuovo. In fondo le premesse ci sono. Si cambia decennio, innanzitutto. E poi c’è fermento creativo, piccole star crescono e quelle grandi hanno già tirato il fiato e quindi sono pronte a ripartire. Madonna, ad esempio: uscirà nel 2010 con un nuovo album prodotto da Brendan O’Brien, uno che, per dire, ha lavorato con i rockettari Pearl Jam e i cattivissimi Rage Against the Machine. Lei dovrà riscattarsi perché Hard candy è andato maluccio, specialmente negli States, e farà di tutto per inaugurare bene il contrattone faraonico con Live nation. Anche Jennifer Lopez, sempre bella da guardare ma meno da ascoltare, ha un punto interrogativo grosso come una casa e difatti lo ha messo anche nel prossimo cd Love?, atteso a metà anno.
E poi tornerà Amy Winehouse che dopo lo stellare Back to black del 2006 ha rifatto tutto, dalla fedina penale al seno, tranne che musica nuova: ora il contratto la obbliga a un disco e quindi preparatevi. Chi lo sta facendo da un pezzo sono Tom Waits, atteso per fine anno, e la metà superstite dei Beatles, ossia Paul McCartney e Ringo Starr, che nel nuovo disco di Ringo, Y not, canterà insieme Walk with me e Peace dream. Tornerà anche, era ora, Peter Gabriel che in Scratch my back interpreterà brani di altri artisti. Infine gli U2. Va bene, l’album di remix Artificial horizon (con Elevation, Fast cars, Get on your boots e Vertigo) è già scaricabile dagli iscritti al sito U2.com. Però, dopo il concerto di novembre alla porta di Brandeburgo a Berlino, la band si è chiusa in studio di incisione e andrà a finire che pubblicherà un nuovo cd prima di tornare negli stadi la prossima estate. Poi l’Italia: i più attesi sono i Negramaro, ormai agli sgoccioli della produzione del nuovo cd, Gianluca Grignani, Biagio Antonacci, in arrivo tra poco, e Daniele Silvestri, oltre agli imprevedibili risultati sanremesi stile Malika Ayane dell’anno scorso.
Intanto occhio: qui si parla di grandi tendenze e grandi nomi e non di nicchie come l’indie rock o il post brit pop o l’indietronica o tutta la costellazione shoegaze che, d’accordo, pompano sempre novità ma, soprattutto qui in Italia, macinano pochi incassi. E basta solo accennare ai debuttanti che per gli esperti si giocano tutto nel nuovo anno: per la Bbc le star prossime venture saranno sconosciuti come The Drums o Giggs, mentre l’americano Billboard segnala altri pivellini. Chissà. Comunque lì per lì, il 2010 sarà la lapide del rap, esclusi naturalmente pochissimi nomi come Lil’ Wayne. Annegati nelle contraddizioni delle loro rime e degli stili di vita, ben pochi rapper sono sopravvissuti agli anni Zero e persino il migliore (e il più venduto) di tutti, Eminem, è talmente in crisi che continua a rimandare album. Mentre Elton John lo sta aiutando a uscire dalla tossicodipendenza, il nuovo Relapse 2 è atteso da qualche parte nei prossimi mesi. Insomma spazio al grande pop che ha spurgato gli eccessi dandy o gangsta, si mescola spesso all’hip hop più blando o al retro soul, e rivivrà lo spirito ingenuo dei primi Sessanta, volendo anche molto Disney. Per dirla in breve, sarà buono, talvolta buonista e farà germogliare ciò che gli americani Jonas Brothers, Taylor Swift e Demi Lovato hanno seminato alla fine degli anni Zero: valori tradizionali, riscoperta della famiglia e della fede, addirittura elogio della castità. È una traccia, questa, che sarà inevitabilmente il sentiero dei prossimi anni visto che il magma del download premia oltretutto il singolo brano, scaricabile in quattro e quattr’otto e altrettanto velocemente cancellabile. Se volete, è un po’ come negli anni Sessanta quando erano i singoli il vero biglietto da visita dei cantanti, altro che cd da quindici canzoni come adesso. E perciò attenzione a Kesha, una ventiduenne di Los Angeles, bionda e sgarzolina, che in America è al primo posto in classifica con l’incontenibile Tik tok e tra pochi giorni arriva con il cd Animal.

C’è da dire che ha l’X factor, e ci mancherebbe, ma pure una gigantesca macchina produttiva alle spalle. A occhio e croce tempo tre mesi sarà una star anche qui da noi che suoniamo sempre grande musica ma il glamour, accidenti, siamo ormai rassegnati a importarlo e basta.

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