Sul futuro del 3D si è molto discusso in virtù anche dei pessimi titoli che sono sfilati, soprattutto negli ultimi tempi, sui nostri schermi. Si è detto e scritto che questa tecnologia non avrebbe avuto ulteriore impatto su spettatori divenuti più scafati e quindi meno propensi a farsi sottrarre supplementi di euro per biglietti rincarati. Il carrozzone delloggetto in 3D che ti pare precipitare addosso è stato un bel gioco che è durato però poco; come in certi parchi di divertimento che se non li rinnovi con nuove attrazioni finiscono per non richiamare più utenti. Così è capitato per i film in tridimensione che, specie dopo certi pacchi rifilati (film girati in 2D e riconvertiti in 3D solo in postproduzione con risultati pessimi) hanno finito per indurre il cinefilo a cambiare sala. Larrivo però di Hugo Cabret (nella foto) pluricandidato agli Oscar potrebbe però modificare il trend negativo. Scorsese ha firmato infatti un 3D dautore dove ogni inquadratura diventa speciale, ogni dettaglio esaltato e ogni scelta dietro la macchina da presa fatta per esaltare ulteriormente, con gli occhialini, un prodotti già qualitativamente elevato. Il 3D diventa così parte fondamentale ma non esclusiva di esaltazione di un prodotto speciale. Certo, essere Scorsese aiuta molto ma senza pretendere che tutti raggiungano i suoi risultati sarebbe già importante che altri provassero a percorrere la stessa strada.
I più visti nellultima settimana:
1) Benvenuti al nord; 2) Hugo Cabret; 3) Mission Impossible 4; 4) Uomini che odiano le donne; 5) Acab; 6) The iron lady; 7)I Muppet; 8) Immaturi 2; 9) Alvin Superstar 3; 10) Underworld 4
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