Roma

A.A.A. cercansi testi per commedia musicale

In giuria attori come Oreste Lionello e Leo Gullotta

Michela Giachetta

La Roma degli anni ’60, di Gabriella Ferri, del cinema. La Roma della «Dolce vita», dei giovani, degli anni di piombo, La Roma di ieri, quella che abbiamo vissuto. E quella che stiamo vivendo. Sarà questo il tema del concorso indetto dall’associazione teatrale «Amici di Mario Castellacci», teso alla realizzazione di una commedia musicale a tema. Il periodo di riferimento sarà compreso fra gli anni ’60 e i giorni nostri, Roma la città. Si potrà concorrere con un’opera completa o con un segmento di essa. La prima fase del bando è aperta agli autori dei testi; la seconda, invece, è destinata a musicisti, costumisti e scenografi. «Abbiamo voluto dare la possibilità a un giovane di realizzare compiutamente un’opera», spiega Pierfrancesco Pingitore, uno dei membri della giuria. Gli altri giurati, solo per fare alcuni nomi, saranno Oreste Lionello, Pippo Franco, Leo Gullotta, Enrico Montesano. La «compagnia del Bagaglino», quasi al completo. La cosa non è casuale e parte dagli anni ’60. Nel ’65, infatti, mentre Milano vedeva affermarsi «Il Derby», cabaret di ispirazione francese che ha visto il debutto di Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Lino Toffolo, Bruno Lauzi e altri, Roma si «opponeva» con «Il Bagaglino», nato per iniziativa di un gruppetto di giornalisti romani. Mario Castellacci era uno del gruppo. In sei diedero origine a quello che diventerà il più famoso cabaret d’Italia. Si posizionano in una cantina di vicolo della Capannella in Panico e ogni notte «danno spettacolo». In ricordo di quei tempi, e in omaggio a Castellacci, nasce oggi questo concorso. «Abbiamo scelto la commedia musicale, perché era il genere preferito da Mario», spiega Pingitore. Del concorso Oreste Lionello sottolinea altre cose: «Questo premio è un’innamorata elemosina a chi vuol fare questo mestiere, non è una carità, ma un contributo forte, sostanziale da parte di gente che del teatro e della commedia musicale, in particolare ne ha fatto una ragione di vita». Anche Pippo Franco è d’accordo con Lionello, quanto meno sulla «possibilità»: «Oggi non esiste qualcuno che dia una possibilità a un giovane. Possibilità di dire qualcosa, di presentarsi, di far conoscere le proprie idee. Oggi per molti salire su un palcoscenico significa semplicemente “mostrarsi”». «Questo lo fanno in molti - continua Franco - noi abbiamo cercato di fare qualcosa di più e farlo meglio». Una delle cose «in più» sarà portare i testi vincitori del concorso in scena in teatri di primaria importanza a Roma, Viterbo, Frosinone, Latina e Rieti per un minimo di 10 rappresentazioni. Se queste avranno un risultato positivo la commedia arriverà nei teatri nazionali. Il bando scade il 15 ottobre.

Il numero a cui rivolgersi per avere informazioni è quello dell’associazione Amici di Mario Castellacci: 0761/287825.

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