"Abbiamo visto le mannaie ora usano anche le pistole"

Milano - Il grosso guaio a Chinatown scoppia proprio mentre in Comune il sindaco di Milano Letizia Moratti sta facendo accomodare attorno a un tavolo commercianti italiani e cinesi, residenti infuriati, rappresentanti della comunità asiatica e i comitati di milanesi che da anni combattono per riconquistare il loro quartiere. Ma intorno a via Paolo Sarpi le stanze del Palazzo sembrano terribilmente lontane. «Abbiamo visto le mannaie, ma le pistole mai - racconta terrorizzato Giuseppe che abita a due passi da quella via Messina dove i due corpi sono ancora a terra crivellati di colpi - Adesso succede anche questo, adesso si spara anche sotto casa nostra». Tra i residenti italiani c’è chi non ne può più «perché ormai è stato superato il limite» e chi è incredulo «perché un’esecuzione di cinesi in pieno giorno non s’era mai vista». Matteo, 25 anni, è appena uscito dalla palestra di via Fioravanti con lo scooter. «Ho solo sentito degli spari - racconta - e non ho capito subito cosa stesse succedendo. So solo che questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Frequento questa zona ormai da anni e così non si può continuare». Il malumore sale. «Questa sparatoria la vorrei raccontare a chi dice che qui in Paolo Sarpi è solo una questione di carrellini - si lamenta Maurizio dal balcone di via Aleardi dove sventola la bandiera arancione del comitato Vivisarpi - Qui, oltre all’abusivismo, c’è anche il racket. Servono più polizia e più controlli».
«È stata un’esecuzione - spiega il prefetto Gian Valerio Lombardi - Le indagini sono in corso anche se ritengo non ci possa essere nessun collegamento con i disordini di qualche giorno fa. Una situazione preoccupante? Sono episodi che talvolta accadono all’interno delle comunità straniere». Nessun commento, invece, della Moratti che proprio lunedì aveva incontrato il vice ministro dell’Interno Marco Minniti per ribadirgli la richiesta dei 500 nuovi agenti necessari per adeguare gli organici delle forze dell’ordine in una città che sembra essere sempre più a rischio. «Il lavoro che stiamo facendo con la comunità cinese - spiega un suo collaboratore - è la migliore risposta a un episodio inquietante». Di «fatto grave che turba la città», parla Riccardo De Corato. «Ormai i cinesi - spiega il vicesindaco - non sono più la comunità povera e romantica di trent’anni fa. Oggi girano armati e arrivano a sparare in pieno giorno per regolare i loro conti».

Insorge la Lega che, per sabato prossimo, annuncia una manifestazione e la raccolta di firme «contro la legge pro invasori Amato-Ferrero». «Violenze sessuali e sparatorie - tuona Matteo Salvini - Basta, Milano ai milanesi, ci sono troppi extracomunitari. Non c’è più posto per loro».

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