Cronache

Abbundo alla guida dell’Udc in cerca dell’unità del partito

Abbundo alla guida dell’Udc in cerca dell’unità del partito

Il prossimo segretario regionale dell’Udc sarà Nicola Abbundo. Il congresso si terrà a novembre, ma i numeri sembrano indicare una scelta scontata. Perché i quattro congressi provinciali già celebrati hanno anche scelto i «grandi elettori», i 261 delegati chiamati a eleggere il successore di Vittorio Adolfo, il deputato Udc che lascia l’incarico per fare a tempo pieno «il parlamentare e il membro della direzione nazionale». E dei delegati, ben 141 fanno capo al «Manifesto di Subiaco», che ha indicato proprio Abbundo come leader regionale del partito. Le «anime» minoritarie, anche dovessero raggiungere un accordo tra loro, sulla carta non avrebbero la forza per un ribaltone: la linea seguita da Umberto Calcagno e Sergio Catozzo può contare su 107 delegati, quella dello spezzino Gaetano Russo che si rifà a Carlo Giovanardi si ferma a quota 14.
Ecco perché il segretario regionale uscente tende la mano in nome di un superamento delle correnti interne. «Inviterei il partito ad andare verso un congresso unitario. Abbundo è stato indicato per le sue doti, la preparazione, la conoscenza e la forte determinazione politica da esercitare sul territorio - è il suggerimento di Adolfo -. I numeri sarebbero chiari, se si vuole andare al voto ci si andrà e il gruppo del manifesto di Subiaco non dovrebbe avere molti problemi, visto che i delegati sono stati eletti con un preciso mandato. Ma credo sia più importante dare un’immagine di compattezza, specie in vista di un importante lavoro comune che ci attende. Anche perché l’Udc ha fatto congressi molto seri, con una grande affluenza, e con tutti gli elettori riconosciuti a mezzo di documento d’identità».
Questi quattro congressi provinciali hanno visto un’affermazione a Savona e Imperia di Giacomo Piccinini e Antonio Sintoni, entrambi del manifesto di Subiaco. A Genova invece l’ha spuntata Umberto calvagno, mentre sabato alla Spezia ci sarà il ballottaggio per determinare l’ultimo segretario provinciale. Un partito con diverse anime che comunque saranno rappresentate nel direttivo.

«Lo prevede esplicitamente lo statuto», chiosa Adolfo.

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