Un abito per aiutare l'Abruzzo al Salone per la sposa della Fiera di Milano

Lo stilista Franco Ciambella presenta il progetto di un modello no-profit per raccogliere fondi destinati al restauro di una chiesa barocca di L'Aquila

Apre il salone «SìSposaitalia Collezioni», organizzato da Fiera Milano Expocts, e arrivano buone notizie sull'istituto del matrimonio, che non sembra in crisi, visto che nel 2008 il numero di cerimonie civili e religiose in Italia è rimasto stabile.
Così, a Fieramilanocity, la manifestazione che rimarrà aperta fino al 22 giugno, si tinge di ottimismo. E ha le sue ragioni, visto che il settore abiti da sposa ha registrato un incremento del 4,6 per cento rispetto al 2007 nel fatturato, per un valore pari a 334,2 milioni di euro.
I 150 gli espositori presenteranno 170 collezioni nel salone grande 14 mila metri quadri. Un'elaborazione di Sistema Moda Italia su dati Istat, parla di risultati particolarmente positivi nel 2008 sul fronte delle esportazioni: con un aumento del 16,5, per un valore pari a 16,9 milioni, dopo due anni di leggero decremento. In crescita anche l'import, che arriva a quota 14,6 milioni, il 6 per cento in più rispetto al 2007. Sarà presente in fiera una delegazione dell'Istituto per il commercio estero, con rappresentanti da Giappone, Usa, Hong Kong, Inghilterra, Kazakistan, Siria e Corea del Sud.
Tra i designer invitati alla manifestazione c'è chi pensa ai terremotati d'Abruzzo. Lo stilista Franco Ciambella, infatti, promuove l'iniziativa «Made in Italy per l'Abruzzo», che ha l'obiettivo di raccogliere fondi per dare un contributo concreto per aiutare la popolazione colpita dal sisma e il patrimonio culturale.
Invitato dalla Regione Lazio a rappresentare lo stile e l'alta eccellenza italiana, il fashion designer di Civitavecchia è da sempre sensibile alla solidarietà sociale e al mondo dell'arte e ora ha deciso di far realizzare un abito no-profit i cui proventi verranno utilizzati per il restauro della chiesa di Santa Maria della Concezione in Paganica dell'Aquila.
Si tratta di un progetto "Made in Italy" per sostenere il "Made in Italy", che ha il patrocinio di Altaroma e la partnership con «Bonaveri», azienda leader per la creazione di manichini personalizzati.
Ciambella propone quest'iniziativa per incontrare, tra i retailers che interverranno a «Si Sposa Italia», alcune delle realtà interpreti del saper fare italiano e che vorranno sostenere la causa. I retailer-patner che aderiranno al progetto riceveranno, seguendo una staffetta alternata, il materiale per realizzare una vetrina tematica con l'abito «Made in Italy per l'Abruzzo» e per la promozione dell'iniziativa.
Il ricavato dalla vendita di ogni abito verrà versato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali per contribuire al restauro della chiesa barocca.
Nello spazio dedicato allo stilista saranno presenti anche alcune delle creazioni sposa Franco Ciambella. «I capi - spiega lo stilista- hanno in sè la luminosità e la leggerezza di un'immaginario fatto di luci ed ombre, che come "una farfalla che cinge un pugnale" raccontano un mondo interiore fatto di forza e fragilità come di misticismo e sensualità».


Si tratta di una selezione del lavoro dello stilista, una proposta di alta sartorialità che supera la tendenza del momento e punta ad un abito senza tempo, che rappresenti i valori etici di un Made in Italy sartoriale

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