Politica

Accordo tra i ministri Oggi il giro di vite contro il terrorismo

Il pacchetto di misure contiene le proposte di Pisanu e della Lega. Pronto un decreto di Castelli per l’istituzione di una super Procura

Emanuela Fontana

da Roma

Il pacchetto terrorismo c’è, con l’accordo di tutti. E oggi sarà votato in Consiglio dei ministri accanto a una proposta di decreto per l’istituzione di una «superprocura» che presenterà il ministro della Giustizia Roberto Castelli.
La struttura portante del provvedimento (sarà un decreto legge) con cui il governo istituisce misure specifiche di prevenzione contro il terrorismo internazionale dopo gli attentati di Londra sarà costituita da quel «pacchetto Pisanu» che il responsabile del Viminale aveva presentato al Parlamento la settimana scorsa: l’estensione da 12 a 24 ore del fermo di polizia, l’introduzione dei «colloqui investigativi» in assenza del difensore, la concessione del permesso di soggiorno per fini investigativi, la vendita di schede di telefonia mobile nominative. Ma il piano interesserà anche gli Internet Point, che dovranno conservare i dati dei clienti, i provider, che dovranno conservare le mail per due anni, e apporrà modifiche alle procedure di espulsione che potrebbero diventare immediate nel caso di un sospetto terrorista.
Questa prima stesura terrà conto anche di alcuni suggerimenti della Lega, che la scorsa settimana aveva ritenuto troppo soft il pacchetto di Pisanu. Anche ieri è stato esaminato per esempio un nuovo dispositivo di espulsione immediato per un eventuale sospettato di terrorismo, un provvedimento che verrà inserito nel decreto. Come sarebbe stata «concessa» al Carroccio anche un’altra proposta, una delle più controverse, quella del prelievo forzoso di capelli o saliva di un sospetto terrorista per determinarne il Dna. Con l’aiuto degli uffici tecnici si sarebbe arrivati alla stesura di una norma che prevede questa ipotesi, ma solo nel caso in cui tutti gli altri prelievi non invasivi non abbiano portato all’identificazione dell’indagato, e solo dietro autorizzazione del Pm motivata.
L’Italia introdurrà poi una misura di controllo su mail e sms telefonici in linea con quanto deciso dall’Inghilterra, e verifiche, inoltre, sui transfert money dei conti delle moschee. Le mail, ha confermato il ministro Lucio Stanca, verranno conservate per due anni dai provider e «gli Internet caffè dovranno segnalare i dati dei clienti». L’istituzione di una superprocura per il terrorismo sarà decisa oggi in sede di Consiglio dei ministri. Castelli si presenterà con un decreto ad hoc per l’istituzione della procura nazionale antimafia antiterrorismo (Pnaa), che sottoporrà al giudizio e al voto dei colleghi. Le maggiori perplessità, in questo caso, arrivano dall’Udc, anche se il ministro del Welfare, Bobo Maroni, anticipa che «c’è accordo nella Cdl anche sulla superprocura».
Nella riunione di ieri a palazzo Grazioli presieduta da Silvio Berlusconi con i ministri Pisanu, Castelli e Calderoli è stata dunque definita la versione finale del pacchetto, e concordata la stesura del decreto sulla superprocura. A questo incontro ne è seguito un altro, più tecnico, a Palazzo Chigi, coordinato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, a cui hanno partecipato anche i ministri Martino, Stanca (Innovazione Tecnologica) e Lunardi (Trasporti). «C’è un ottimo accordo tra tutti i ministri interessati - ha spiegato Martino -. Siamo alla vigilia del varo del provvedimento».
«C’è un accordo sulle proposte formalizzate da me e integrate o modificate dalle proposte di altri colleghi», ha confermato Pisanu. Sulla superprocura non si è sbilanciato, ma ha aperto molto a Castelli: «Deciderà il consiglio, è un’ipotesi importante che Castelli formulerà e i ministri prenderanno le decisioni opportune».
«Non ci sono mai stati contrasti tra Pisanu e Castelli», ha sottolineato Calderoli. La Lega ora è soddisfatta: «In questo pacchetto non c’è niente a cui abbiamo rinunciato, abbiamo preso tutto quello che era possibile prendere e l’insieme ci soddisfa. È una buona soluzione, non è un compromesso».

Il sottosegretario all’Economia Michele Vietti (Udc) ha parlato di incontri «costruttivi», anche se ha frenato sulle proposte della Lega: «Si tratta di misure ordinamentali che richiedono una valutazione più ponderata e per le quali è meno agevole il ricorso alla decretazione d’urgenza».

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