Fluminimaggiore è un piccolo paese di 3.350 abitanti vicino allo splendido mare della Sardegna. Nella provincia di Carbonia-Iglesias. Anche qui sostenibilità è diventata la parola d'ordine. Per questo il Comune è entrato a far parte del progetto Smart City. «Abbiamo partecipato al bando insieme a molte altre amministrazioni italiane e siamo stati inseriti insieme a un Comune a noi molto vicino, Bugierru», spiega il sindaco Piergiuseppe Massa.
Sindaco, perché avete deciso di partecipare a questo bando?
«Perché vogliamo produrre energia sempre più sostenibile. Siamo stati selezionati fra le comunità pioniere. E abbiamo già preparato il Piano di azione per l'energia sostenibile».
Cosa state facendo in concreto?
«Prima di tutto abbiamo preparato un inventario relativo alle nostre emissioni di Co2, che riguardano sia l'ente locale sia i comuni cittadini. E che derivano da riscaldamento, circolazione delle auto, utilizzo di gasolio. Così siamo riusciti a predisporre un quadro preciso delle nostre emissioni. Inoltre, abbiamo predisposto azioni concrete per ridurre la Co2 del 30 per cento entro il 2020».
Quali interventi avete in programma?
«Prima di tutto abbiamo sostituito i vecchi impianti di illuminazione pubblica con lampade a basso consumo. E poi abbiamo installato due impianti fotovoltaici. Uno si trova sul tetto del municipio e l'altro su quello della nostra scuola. Ma non finisce qui, perché abbiamo in programma di produrre altra energia pulita attraverso lo sfruttamento dell'acqua di una condotta idrica che normalmente serve a irrigare i terreni a valle».
Cosa farete?
«Installeremo una turbina che sia in grado di sfruttare l'acqua che non viene utilizzata durante i mesi invernali. Mentre una seconda turbina sarà installata in un vecchio caseggiato minerario e sfrutterà l'acqua del ruscello che scorre nelle vicinanze. Senza dimenticare il piccolo impianto eolico che, come gli altri, servirà a generare energia pulita e soprattutto a risparmiare dal punto di vista economico».
Cosa avete intenzione di fare con i soldi che riuscirete a risparmiare?
«Con questi introiti potremo dare modo ai nostri cittadini di adeguare le proprie abitazioni perché saremo in grado di elargire contributi che serviranno a sostituire i vecchi e obsoleti impianti di riscaldamento costituiti dalle comuni caldaie con fonti energetiche alternative a olio e petrolio».
Cosa pensano i vostri cittadini di queste iniziative?
«Direi che sono molto interessati. Si sta sviluppando una forte coscienza sulla necessità di ridurre le emissioni. Anche se, a dire il vero, noi da questo punto di vista siamo agevolati e privilegiati perché siamo letteralmente immersi nel verde: il nostro territorio è costituito da boschi per il 98 per cento. È anche per questo che da sempre portiamo avanti importanti sforzi per tutelare il nostro territorio. E che quasi tutti i nostri cittadini sono favorevoli a queste iniziative, che da una parte mirano a limitare l'emissione di sostanze inquinanti nell'atmosfera e dall'altra a consentire importanti risparmi sotto il profilo economico».
Quando sarà pronto il vostro Piano?
«Abbiamo intenzione di completarlo entro la fine di novembre. Stiamo definendo gli ultimi dettagli, ma le linee guida sono assolutamente pronte.
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