Un tempo i rocker erano a dir poco reietti, considerati dai più benevoli come «capelloni» o «fracassoni» e il rockn roll era considerato, da personaggi come Frank Sinatra «la musica marziale di tutti i delinquenti sulla faccia della terra». Poi le cose lentamente sono cambiate, anche in Italia, e oggi gli artisti pop e rock frequentano (e riempiono) le prestigiose sale da concerto destinate alla musica classica. Stasera tocca alla Pfm invadere gioiosamente i «sacri» spazi del Conservatorio presentando lo show «Pfm canta De André» ma non solo. Il gruppo, pioniere e alfiere del rock progressivo italiano in tutto il mondo (clamorosi i successi in America e in Inghilterra, terra di gruppi come Genesis e Yes), ha sempre unito elementi barocchi e classici al suo cocktail sonoro: la sua travolgente Overture del Guglielmo Tell di Rossini, con Lucio Fabbri al violino, dal vivo fa letteralmente impazzire il pubblico. «Noi della Pfm - sottolinea il batterista Franz Di Cioccio - dopo una lunga gavetta decidemmo di far confluire in un unico stile immaginifico e psichedelico tracce di studi classici, influenze jazz, musica popolare e sano buon rock». Nellaustera sala Verdi del Conservatorio (ormai avvezza da qualche anno al rock)i suoni della Pfm non stonano. La band parte con «Pfm canta De André», omaggio allo storico tour (di cui si celebrano i ventanni) insieme al re dei cantautori per passare poi al suo repertorio standard e alle sue celebri suite. La band tornerà poi il 13 novembre al Conservatorio, unendo ancora la sua vena improvvisativa e De André con il programma La buona novella e Sati di immaginazione. xxx
Molti lo snobbavano, lo chiamavano il demenziale (brani come La terra dei cachi e John Holmes dedicato allo storico pornoattore parlavano per lui), ma Stefano Belisari, meglio noto come Elio, leader delle Storie Tese, con opera, suoni classici e dintorni non scherza. Ormai ha un lunghissimo background di questo tipo alle spalle e lunedì ha conquistato il palco degli Arcimboldi, dove sarà accompagnato dalla Filarmonica Toscanini. Un concerto interessante, tanto che se lè accaparrato Sky in esclusiva per trasmetterlo in diretta alle 21 sui canali Primafila Hd e Primafila 3.Elio ormai è un «veterano» dellopera; in teatro canta sempre più spesso arie dopera da Le nozze di Figaro di Mozart a quelle tratte dal Barbiere di Rossini, le sue preferite. «Mozart e Rossini sono splendidi - dice Elio - ogni overture contiene un ritmo e almeno cinque melodie che unite a un testo sarebbero delle hit. Vivessero ora sarebbero rockstar senza paragone con quelle di oggi». Ma ELio non prende questi autori sottogamba; le sue non sono gag. E poi è diplomato al Conservatorio e ha messo in scena anche opere contemporanee come Tempi burrascosi di Nicola Campogrande ed è approdato persino alla Scala con Memoria su testo di Luciano Violante. Se non vi basta si potrebbe continuare a lungo, partendo dal ruolo di Mackie Messer ne Lopera da tre soldi.
Per ultimo, dal 12 al 22 novembre, arriva algi Arcimboldi un cantautore che ha una lunga love story con la musica classica. Recentemente ha riletto opere di Busoni e Stravinskij e ora ha completamente rivisitato il libretto di Tosca, ne cura la regia e la porta con grandissmo successo in giro per lItalia (trionfo anche a Torre del Lago in casa di messer Puccini) e per il mondo. È un Tosca con orchestra, balletti di Daniel Ezralow e costumi di Armani, ma soprattutto cè lanima geniale e folle di Dalla.
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