da Londra
La maggior parte di loro ha vita breve: dopo essere stati costruiti si godono un volo soltanto, di solito centrano il cestino della carta straccia al primo colpo. Gli aeroplanini di carta sono giocattoli più adatti agli adulti che ai bimbi, buoni soltanto per essere distrutti da manine troppo piccole in una manciata di secondi. Qualche eccezione però c'è sempre. Qualche volta un semplice modellino di carta può avere un compito più nobile del semplice divertimento. Ad esempio può ispirare la realizzazione di un vero aereo. Per il Concorde, il mezzo aereo più veloce del mondo, sembra sia stato proprio così. La sua nascita è stata ispirata da un semplice aeroplanino di carta come si è scoperto di recente, grazie ad un gruppo di modellini ritrovati in un ex laboratorio governativo dello stabilimento dell'aeronautica militare di Farnborough, in Gran Bretagna.
Gli aeroplanini, che probabilmente risalgono agli anni Cinquanta, sono stati esposti al pubblico soltanto ora, in occasione del trentaquattresimo anniversario della prima traversata dell'Atlantico effettuata dal Concorde e rappresentano il tentativo iniziale fatto dagli scienziati verso la concezione di un modello vero e proprio di aeromobile supersonico. Costruiti in cartapesta e nastro adesivo, sono opera di mister W. E. Gray, uno scienziato britannico che li realizzò per sperimentare la loro tenuta al vento in un tunnel dello stabilimento di Farnborough.
Ogni modellino veniva lasciato sospeso nella galleria di prova mentre folate di vento lo aggredivano. Gli aeroplanini che si rivelano i più stabili venivano sottoposti ad altri test e se anche questi erano positivi il modellino di carta era convertito in versioni più «nobili» di legno o di metallo. «La versione cartacea rimane però uno stadio fondamentale nello sviluppo del Concorde - ha spiegato al quotidiano The Independent Peter Turvey, ex curatore del Museo delle Scienze di Londra - i modellini erano certamente opera di artigiani esperti che avevano provato con ogni tipo di sagoma, incluse quelle che non assomigliavano per nulla al modello finale del Concorde.
In fondo era proprio una cosa da cervelloni, insomma uno di quei casi in cui uno gridava mi è venuta un'idea e la metteva in pratica. Qualcuno della squadra di Gray ha provato i suoi aeroplani di carta lanciandoli all'aria aperta con le mani». Proprio come fanno i bambini insomma, solamente che l'idea questa volta era talmente buona che ha portato alla nascita di uno degli aerei più famosi del mondo.
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