Roma - Un militare italiano è rimato ferito ad una coscia in uno scontro a fuoco avvenuto alcune ore fa a circa 40 chilometri da Farah, nell'ovest dell'Afghanistan. Lo riferiscono fonti del comandando del contingente italiano ad Herat, sottolineando che il soldato - un alpino del 4/o reggimento - ha già informato personalmente la famiglia. Lo scontro è avvenuto poco dopo le 2 locali, le 23:30 di ieri ora italiana, tra una pattuglia di alpini e un gruppo di forze nemiche. Il militare, in servizio al 4/o reggimento alpini paracadutisti di Bolzano, è stato colpito alla gamba sinistra: lo hanno stabilizzato e poi trasportato con un mezzo al centro sanitario del Prt (Povincial reconstruction team) statunitense di Farah.
Il militare ferito è il caporale Giovanni Valeriani, di Marcellina (Roma), in servizio presso il 4/o Reggimento Alpini paracadutisti di Bolzano. Nella notte è stato operato nell'ospedale da campo Usa di Farah: l'intervento chirurgico, spiegano al comando del contingente italiano, ha avuto "esito favorevolé.
Da due giorni la "Julia" a Herat I militari italiani in Afghanistan sono attualmente circa 2.400, tra Kabul ed Herat, nell'ovest, dove è schierato il grosso del contingente. Solo due giorni fa, giovedì, c'é stato l'avvicendamento al comando della Regione ovest tra il generale Francesco Arena e il generale Paolo Serra: ai fanti della brigata aeromobile 'Friuli' sono subentrati gli alpini della 'Julia'. Lo scorso 5 agosto, a Kabul, l'Italia ha ceduto alla Francia il comando della Regione della capitale nella missione Nato-Isaf: un passaggio di consegne che ha avuto come conseguenza la graduale e progressiva riduzione del contingente. Contestualmente, c'é stato il rafforzamento di quello di Herat, dove è schierata un'intera brigata, con due 'battle group' ed altre aliquote operative, che possono contare sugli efficienti mezzi anti-mina 'Lince', su diversi elicotteri da trasporto, 6 elicotteri d'attacco Mangusta, 3 velivoli senza pilota 'Predator'. L'Italia ha deciso di inviare in Afghanistan anche 4 caccia Tornado da ricognizione, che dovrebbero essere operativi tra alcune settimane. Negli ultimi tempi si è assistito ad una recrudescenza di attacchi contro i militari italiani nell'ovest, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Frattini: "La guardia resti alta" a situazione della sicurezza in Afghanistan è "seria" e "la guardia deve restare alta". È quanto ha spiegato oggi il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenuto al Drugs off day della Comunità di San Patrignano. In riferimento alla missione italiana in Afghanistan, in ambito Nato, il titolare della Farnesina ha detto che "sarebbe oggi sbagliato rinunciare a questo grande impegno, che deve anzi essere rafforzato per dare stabilità e sconfiggere definitivamente il terrorismo". "Ce n’è un gran bisogno - ha continuato il titolare della Farnesina - credo che se c’e un momento in cui l’interesse nazionale deve prevalere è proprio questo". Il ministro degli Esteri inizierà a "vedere cosa farà l’opposizione, le opposizioni, sul decreto legge che abbiamo adottato d’urgenza per ridare fiducia ai mercati finanziari". "Se vi sarà il solito no pregiudiziale sarà davvero un’altra occasione perduta, se vi sarà un lavoro costruttivo - ha concluso Frattini - io ne sarò molto felice e lo sarà tutto il governo".
Gli auguri di Fini Il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, ha appreso "con preoccupazione la notizia dello scontro a fuoco avvenuto nei pressi di Farah in Afghanistan".
"A nome mio personale e della Camera dei deputati - ha fatto sapere il numero uno di Montecitorio - La prego di voler far giungere al militare ferito gli auguri per una pronta guarigione e a tutto il Reggimento di stanza il più vivo apprezzamento per la missione che quotidianamente è chiamato a svolgere con grande coraggio e professionalità a tutela dei principi della libertà e della democrazia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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