Afghanistan, la moglie rifiuta il sesso? Il marito può lasciarla senza cibo

Una legge che "legalizza la discriminazione" contro le donne della minoranza sciita: possono essere private del cibo se rifiutano al marito rapporti sessuali

Afghanistan, la moglie rifiuta il sesso? 
Il marito può lasciarla senza cibo

Kabul - L’Afghanistan ha adottato una legge che "legalizza la discriminazione" contro le donne della minoranza sciita, stabilendo in particolare che queste possano essere private del cibo se rifiutano al marito rapporti sessuali. Secondo Human Rights Watch (Hrw), che denuncia una manovra a fini elettorali del presidente Hamid Karzai, candidato alla sua rielezione il 20 agosto, la legge è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 27 luglio, anche se non è stato dato alcun annuncio pubblico.

Articoli lesivi dei diritti delle donne
La legge sarebbe un versione emendata di quella che venne adottata a marzo dal parlamento e poi ratificata da Karzai, ma che non poté entrare in vigore dopo le vivaci reazioni dei governi occidentali, che vi leggevano una sorta di legalizzazione degli stupri domestici. Il nuovo testo, denuncia Hrw che ne ha visto una stesura finale, contiene "numerosi articoli lesivi" dei diritti delle donne, anche se non così deleteri come nel testo iniziale.

In particolare si prevede che il marito abbia il diritto di negare alla moglie il sostegno materiale, compreso il cibo, oltre che l’affidamento dei figli, se questa si rifiuta di soddisfare le sue richieste sessuali. Si stabilisce inoltre che la donna debba chiedere al marito l’autorizzazione per lavorare. Infine, assicura l’immunità agli stupratori se questi pagano il risarcimento in denaro alla donna violentata

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