Ucciso al capolinea dellautobus, sotto gli occhi di decine di persone. Antonio Verrecchia, pregiudicato di 42 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio e per droga è morto ieri pomeriggio in via dei Piovanelli, nel quartiere periferico di Torre Maura.
Il fatto è accaduto nei pressi del capolinea della linea 312 dellautobus. A dare lallarme alla centrale operativa del 113 sono stati alcuni residenti della zona, che hanno sentito gli spari. Ma in molti avevano assistito poco prima alla violenta lite tra la vittima e il suo killer.
Verrecchia, originario del Frusinate, abitava poco distante, in zona Casilino e forse stava tornando a casa. Nel quartiere era considerato una specie di piccolo «boss» e aveva contatti con piccoli delinquenti.
Secondo una prima ricostruzione fatta dagli agenti della squadra mobile, diretti da Alberto Intini, luomo sarebbe stato sorpreso da quello che poi è diventato il suo assassino proprio mentre attendeva lautobus.
Non è escluso che i due si conoscessero, tuttavia questa circostanza, se confermata, non fa ritenere che possa essersi trattato di una esecuzione preordinata.
Lipotesi più accreditata tra gli investigatori è che lassassino abbia estratto la pistola al termine di una lite molto accesa, cominciata verbalmente e proseguita poi a botte. Sembra che nel corso della colluttazione, piuttosto violenta, lassassino avesse avuto la peggio.
Le urla e gli improperi tra i due litiganti avevano infatti attirato lattenzione di numerose persone che abitano nella stradina, ancor prima degli spari.
I testimoni hanno raccontato agli agenti della mobile, coordinati dal responsabile della sezione Omicidi, Eugenio Ferraro e dal pubblico ministero Marcello Monteleone che il pregiudicato avrebbe avuto una lite con un uomo alto circa un metro e 75 centimetri.
Questultimo - sempre secondo le testimonianze dei presenti - dopo essere finito a terra centrato da calci e pugni, avrebbe tirato fuori la pistola, sparando allimpazzata contro Verrecchia che, come detto, sarebbe stato raggiunto da almeno tre proiettili.
Lomicida, però, ne avrebbe sparati almeno nove, a giudicare dal numero di bossoli trovati sul posto dagli agenti della polizia Scientifica. Subito dopo, il killer sarebbe fuggito a gambe levate tra la folla che stava accorrendo sul posto. Immediatamente è scattata a Torre Maura e nelle altre zone vicine alla Casilina, una vera e propria caccia alluomo.
Nelle prossime ore gli investigatori torneranno a sentire i testimoni oculari e i conoscenti del pregiudicato per cercare di trovare il movente dellomicidio e tracciare un eventuale identikit dellassassino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.