Uno studio pubblicato sull'American Journal of Nephrology, ha evidenziato che la terapia con Carnitor (levocarnitina) per via iniettiva si associa ad un minor ricorso alle cure ospedaliere tra i dializzati con insufficienza renale cronica terminale. Utilizzando dati retrospettivi da un database sulla dialisi in Nord America della Fresenius Medical Care, i ricercatori hanno confrontato i tassi di ospedalizzazione e di ricovero su 2967 pazienti dializzati, prima e durante terapia con Carnitor. Tre mesi dopo la terapia iniziale, il rischio di ospedalizzazione è calato dell'11% e, a nove mesi, è sceso del 15%. La riduzione del rischio è stata più significativa per i pazienti con malattia cardiovascolare: riduzione del 24% dopo 3 mesi e del 34% dopo nove.
I pazienti con malattia cardiovascolare hanno ottenuto il beneficio maggiore dalla terapia con carnitina. Si stima che le spese totali annue per questi pazienti raggiungano negli Usa i 18 miliardi di dollari, e che il 41% di questi sia dovuto ai ricoveri.Un aiuto ai dializzati
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