Enrico Bonzio
da Milano
Non sono piaciuti i conti del primo trimestre di Alitalia al mercato borsistico. Secondo i dati diffusi lunedì sera, la compagnia aerea ha chiuso il trimestre con una perdita prima delle imposte in crescita a 157 milioni rispetto al precedente esercizio e con ricavi netti consolidati pari a 965 milioni con un decremento di 31 milioni (meno 3,1%). E ieri mattina a Piazza Affari il titolo, che già aveva sofferto il giorno precedente (meno 1,8%), ha iniziato la seduta con un crollo vicino al 9%. Nel corso della giornata ha recuperato il forte calo fino a segnare nel primo pomeriggio il segno positivo (più 1,5%). In chiusura poi ancora un segno meno (1,35% a quota 0,9284), soprattutto per ricoperture tecniche. A oggi, in un mese, lazione della società ha perso il 17%, in sei mesi il 31,6% e in un anno il 52,8%.
Una parte dei sindacati ha respinto ieri le accuse del vertice della compagnia che ha legato il risultato negativo agli scioperi, che secondo i dati diffusi da Alitalia hanno pesato per 80milioni in termini di ricavi (altri 38 sono stati attribuiti al caro petrolio). E chiede nuove strategie e, soprattutto, un nuovo piano industriale: di fatto bocciano quello dellattuale numero uno Giancarlo Cimoli. Per Claudio Genovesi della Fit-Cisl, «l'andamento complessivo dell'azienda è di declino e non di rilancio tanto che è stato rimesso in discussione l'obiettivo di utile per il 2006». Mauro Rossi della Filt Cgil ha invece contestato le spiegazioni dei vertici di Alitalia che hanno legato il risultato negativo agli scioperi e al caro petrolio. «Il sindacato va ringraziato - ha detto - e non messo sul banco degli imputati. Marco Veneziani della Uilt, esprimendo preoccupazione per l'andamento dei conti, ha precisato che il sindacato non intende chiedere una rimozione del management al nuovo esecutivo. Altre dichiarazioni sono attese già oggi dalle altre sigle sindacali e un incontro generale è previsto a giorni al fine di coordinare una strategia comune.
Infine, ancora un passo in avanti nell'integrazione tra Alitalia e Volare Group.
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