Milano - Giornata decisiva, ieri, per il futuro di Alitalia. Il Senato ha dato infatti il via libera al decreto legge che modifica la legge Marzano sulla ristrutturazione delle grandi aziende in crisi, e poco dopo l’assemblea dei soci Cai ha votato all’unanimità il ripristino dell’offerta per l’acquisto della compagnia aerea. I due passaggi-chiave, peraltro ampiamente previsti, sono fondamentali per definire gli scenari futuri. Tagliato «su misura» per Alitalia, ma con una valenza generale per il salvataggio di tutte le grandi imprese in crisi, il decreto del governo spiana infatti la strada al piano di salvataggio della compagnia. Tra le novità introdotte dal Senato, l’aumento da uno a due euro della tassa d’imbarco, a sostegno degli ammortizzatori sociali e la scadenza al 30 giugno 2009 delle norme Antitrust. In serata arriva una dichiarazione del commissario Augusto Fantozzi: «Il cash flow della compagnia è molto peggiorato e quella situazione finanziaria che era meno tesa 20 o 15 giorni fa adesso è più tesa». Ma alla domanda se si possa arrivare alla revoca della licenza, Fantozzi ha risposto: «Ormai credo proprio di no».
Dal canto loro, gli azionisti Cai, oltre a ratificare il ripristino dell’offerta per Alitalia e gli accordi sindacali sottoscritti con le organizzazioni dei lavoratori, hanno discusso sulla scelta del partner internazionale e sulla possibilità dell’ingresso di nuovi soci. «Ci sono nuove richieste», ha dichiarato l’ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. «La tabella di marcia è sempre più veloce» ha aggiunto l’ad di Cai Rocco Sabelli, riferendosi alla trasformazione della società da srl in società per azioni.I prossimi passaggi della vicenda Alitalia sono previsti per il 14 ottobre, quando si riunirà di nuovo l’assemblea di Cai, mentre entro la fine del mese la Camera dovrà dare il via libera definitivo al decreto legge. I problemi, semmai, vengono dall’Europa. La compagnia aerea Ryanair, infatti, ha presentato un ricorso all’Ue contro il piano di salvataggio di Alitalia. Secondo la compagnia low-cost irlandese sarebbero state violate le regole comunitarie sulla libera concorrenza, perché il piano comporterebbe un aiuto di Stato ad Alitalia.
«È la seconda volta che il governo italiano utilizza lo stratagemma di spostare il debito a una sussidiaria per mantenere in piedi la compagnia» ha dichiarato Jim Callaghan, direttore degli affari legali e normativi di Ryanair, «sottoscrivendo grandi concessioni ai sindacati in cambio dell’accordo su questi ridicoli piani»: non ci sono dubbi, ha aggiunto, che la Commissione approverà «questo salvataggio illegale».La Commissione Europea, peraltro, ha fatto sapere di non avere ancora ricevuto il piano industriale di Alitalia, anche se un fitto scambio di informazioni sarebbe in corso fra Roma e Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.