Alitalia, ok dei soci all’aumento capitale

Ricapitalizzazione da 300 milioni di euro: c'è l'ok all'unanimità. Ma il Cda della compagnia è pronto alle dimissioni

Alitalia, ok dei soci all’aumento capitale

Dopo un'assemblea fiume durata dieci ore, arriva il via libera alla ricapitalizzazione da 300 milioni di euro. L’assemblea dei soci di Alitalia ha, infatti, deliberato all’unanimità l’aumento di capitale di massimi 300 milioni da offrirsi in opzione ai soci in proporzione alla quota di capitale posseduta. A questo punto i soci avranno trenta giorni di tempo dal 16 ottobre per sottoscrivere le azioni di nuova emissione.

Ai soci che avranno sottoscritto tutte le nuove azioni di loro spettanza la compagnia concederà un ulteriore periodo di tempo che verrà stabilito da un apposito consiglio di amministrazione per sottoscrivere eventuali azioni rimaste inoptate. Solo dopo il via libera dei propri organi deliberanti, Poste Italiane dovrà garantire la sottoscrizione di complessivi 75 milioni dell’aumento di capitale rimasti eventualmente inoptati, mentre Intensa San Paolo e Unicredit dovranno assicurare la sottoscrizione di massimi 100 milioni dell’eventuale ulteriore inoptato. A questo punto rimane da chiarire se e, nel caso, a quali condizioni Air France-Klm, che ha un mese di tempo per deciderlo, sottoscriverà la propria quota dell’aumento di capitale valutata in 75 milioni. Il gruppo franco-olandese ha, infatti, chiesto un nuovo piano industriale con un ridimensionamento di rotte, organico e flotta, la ristrutturazione del debito e un chiarimento sull’attuale valore dell’azienda che è un dato rilevante nella composizione del nuovo assetto azionario. Certo è che, dopo tredici ore di trattativa (tre si consiglio di amministrazione e dieci di assemblea), gli azionisti italiani e il gruppo d’oltralpe dovrebbero aver raggiunto un accordo di massima. Un’intesa che, nell’arco di un mese, deve prendere corpo per definire un nuovo piano industriale, il nuovo assetto azionario, la futura governance e, molto probabilmente, anche un nuovo management. D’altronde i consiglieri di Alitalia, proprio in previsione del possibile mutamento degli assetti proprietari, i consiglieri di Alitalia hanno manifestato l’intenzione di rassegnare le loro irrevocabili dimissioni dalla carica con effetto dalla data dell’assemblea che sarà convocata subito dopo l’esecuzione dell’aumento di capitale.

A margine dell’Ecofin il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni ha replicato alle accuse mosse dalla British Airways nelle ultime ore. Secondo il titolare del dicastero di via XX Settembre, infatti, l' accusa di protezionismo della compagnia britannica è "frettolosa". D'altra parte l’obiettivo indicato anche dal premier Enrico Letta è "trovare una forma di partnership internazionale" perché "l’idea di Alitalia che vive da sola, che è la scelta fatta in passato, è completamente cambiata ora". Il portavoce del commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia ha, però, spiegato che si potrà valutare la compatibilità con le norme europee sugli aiuti di Stato soltanto "dopo la notifica delle misure adottate".

Al momento non è stato ricevuto nessun reclamo. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha comunque garantito che il governo non ha dato "aiuti di Stato", ma ha "favorito l'incontro tra privati".

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