Alitalia, il partner straniero entra in Cai il 28 ottobre

La scelta sembra indirizzarsi su Air France. Il 31 l’offerta vincolante al commissario. Clessidra pronta a lasciare. Piloti in fermento

Alitalia, il partner straniero entra in Cai il 28 ottobre

da Milano

Cai sta stringendo sul partner estero, che entrerà in società fin dal 28 ottobre, data dell’assemblea, della trasformazione in spa e della capitalizzazione da un miliardo. La quota che andrà a Parigi o Francoforte sarà del 20%, e gli altri soci saranno proporzionalmente diluiti. Intensi i colloqui dell’ad Rocco Sabelli con Air France e Lufthansa. Il baricentro resta spostato verso i francesi, per più motivi: Lufthansa avrebbe chiesto di pesare nella governance, nelle scelte strategiche e nella nomina dei manager, mentre Air France, «scottata» anche dalla partecipazione alla vecchia gara, appare disposta a fare lo sleeping partner. Inoltre ormai è evidente ai vertici di Cai quanto tempo e quanto denaro occorrerebbe per smontare il complesso di accordi commerciali che legano da anni Alitalia e Air France. Anche su scelte delicate, quali Malpensa-Fiumicino, Parigi si è mostrata più arrendevole del passato, confermando la ferma necessità di non perdere il mercato italiano. Cai mantiene la sua linea: quella di privilegiare il rapporto industriale che dia il miglior prolungamento intercontinentale al network Alitalia. In più, i rapporti stretti e positivi delle ultime settimane tra Berlusconi e Sarkozy, potrebbero favorire anche l’asse aeronautico.
I fronti aperti sono molti e spinosi per Colaninno e soci. I tempi stanno slittando. La data indicata da Corrado Passera per l’avvio della nuova compagnia, il 1º novembre, si sta rivelando irrealistica; sarà un successo se la partenza sarà il 1º gennaio. Si segnalano turbolenze tra i soci di Cai - uscirebbero Clessidra e i Fossati, la Marcegaglia, data in abbandono, ha smentito - ma l’intento di tutti è di non enfatizzare quello che potrebbe essere interpretato come un motivo di instabilità; Cai avrebbe ricevuto ordini di mantenere «basso profilo» da Palazzo Chigi, dove il Gran Regista Gianni Letta intende di evitare ogni rumore (la cordata è «granitica» ha assicurato Gaetano Micciché di Intesa). Infatti, se da un lato arrivano conferme dei malumori di Sposito, dall’altro viene enfatizzato il significato del drappello di soci pronti a far ingresso nel club.


Altri punti su cui il lavoro è intenso: la richiesta all’Enac della licenza di volo, per ottenere la quale Cai dovrà dotarsi rapidamente di un velivolo; l’elaborazione dell’offerta definitiva al commissario, che sarà presentata (se non slitta ancora) il 31 ottobre; la stesura, in parallelo, del piano industriale della nuova compagnia; la trattativa con Carlo Toto per l’acquisizione e l’integrazione di Air One; la messa a punto dei contratti con i dipendenti, a valle degli accordi già sottoscritti: c’è qualche malumore, e ieri i piloti hanno disertato il tavolo. Sempre ieri, il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha notificato al Commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, la procedura e presentato il piano di dismissione degli asset.

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