All’Infernetto ora dilagano le rapine in villa

Nella casa svaligiata dormivano due adulti e due ragazzi

Da alcuni mesi bande di romeni, albanesi e sudamericani specializzate nei furti in villa stanno terrorizzando gli abitanti del quartiere Infernetto. Siamo a Ostia, nel XIII municipio, il quartiere balneare distante 30 km dal centro con 300mila abitanti, ma che diventano più di un milione durante i mesi estivi. È proprio in questo periodo, quando la gran parte della case però si svuotano e la popolazione raggiunge le mete vacanziere, che i «topi» da villa ne approfittano per svuotare le case. Ma non lo fanno più, per così dire, come i «ladri di una volta» che per forzare porte e finestre utilizzavano grimaldelli e scalpelli. Queste bande di aguzzini, infatti, stando alle centinaia di denunce presentate ogni mese a carabinieri e polizia di Casalpalocco e Ostia, hanno a loro disposizione sofisticati mezzi tecnologici. Laser, fiamme ossidriche e liquidi in grado di sciogliere come burro anche le inferriate d’acciaio più resistenti, calamite potentissime in grado di far girare su se stesse le chiavi di porte blindate lasciate infilate nel buco della serratura, liquidi soporiferi in grado di neutralizzare le persone nel giro di pochi secondi. Come nel caso dell’ultimo furto avvenuto proprio venerdì sera in una villa di via F. Balilla Pratella. Almeno in tre si sono introdotti all’interno senza lasciare (quasi) nessuna traccia. Dopo avere individuato la villa da svuotare, i «topi» hanno praticato un piccolo foro sulla serranda blindata, da qui hanno lasciato passare un sottile bastone telescopico lunghissimo su cui era attaccata una potente calamita con la quale hanno agganciato le chiavi di casa appese sul muro. Una volta entrato il trio, in piena notte, non si è scoraggiato nemmeno di fronte al fatto che in casa c’era la famiglia al completo - marito moglie e due figli - che dormivano. Prima di portare via oro e gioielli per svariate migliaia di euro, denaro in contante e carte di credito, per evitare che si svegliasse qualcuno hanno addormentato tutti con un potente sonnifero spray. Non contenti, una volta usciti dalla casa, hanno pensato bene di portarsi via anche l’auto, un Suv dal valore di circa 40mila euro.
Quest’ultimo furto, l’ennesimo nel giro di pochi giorni ha portato gli abitanti del quartiere all’esasperazione. «Non se ne può più - denunciano Alessandra e Marco, una coppia di abitanti derubata lo scorso mese - qui in media si verificano dai due ai tre furti per notte. I nostri vicini hanno addirittura le riprese, grazie alle telecamere a circuito chiuso collegate con l’antifurto. Erano incappucciati e ognuno di loro era armato di grosse mazze di ferro. Fortuna che in casa non c’era nessuno. Qui prima o poi ci scappa il morto».
«Ai tanti problemi che abbiamo, come la mancata presa in carico da parte del Comune di molte strade interne, dell’assenza di un pronto soccorso, di una caserma dei carabinieri, della precarietà della situazione scolastica e dei trasporti pubblici - fanno sapere alcuni rappresentanti del Comitato di quartiere - ora si è aggiunto anche quello della criminalità che di fatto ha inferto il colpo di grazia a un quartiere già agonizzante da tempo».

Polizia e carabinieri delle stazioni locali confermano l’«elevato numero di furti e denunce nel quartiere», ma fanno anche notare di non avere a sufficienza uomini e mezzi in grado di pattugliare in modo capillare l’area.

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