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Allarme dell’Fbi Minacce di morte «credibili» per Obama

Cresce negli Stati Uniti la preoccupazione tra i servizi di sicurezza che vigilano sull’incolumità del presidente Barack Obama. Di pari passo con le crescenti polemiche legate alla riforma sanitaria, Fbi, Secret Service e agenzie di intelligence stanno registrando un numero crescente di casi che ritengono «degni di attenzione». L’ultimo in ordine di tempo ieri: è stata aperta un’indagine ufficiale nei confronti di un uomo che si è presentato a un comizio in Maryland sulla riforma sanitaria esibendo questo doppio cartello: da un lato «Morte a Obama»; dall’altro «Morte a Michelle e alle sue due stupide bambine». Nei giorni scorsi invece in New Hampshire un’altra persona, identificata e interrogata, si era presentata al comizio esibendo volutamente una pistola.
Secondo gli investigatori il sentimento di avversione nei confronti del primo presidente nero degli Stati Uniti nelle ultime settimane si è accentuato in modo preoccupante. Anche all’interno del Secret Service «c’è chi comincia ad aver paura che qualcosa possa succedere al presidente». Si starebbero riorganizzando le cosiddette «milizie», gruppi spontanei di simpatizzanti di estrema destra attivi negli anni Novanta.

Così nei giorni scorsi l’Fbi, in accordo con Cia e Secret Service, ha diffuso a tutti i suoi uffici le direttive per l’operazione «Lupi Solitari»: un allarme interno per invitare tutti gli addetti alla sicurezza ad aumentare la vigilanza su potenziali casi isolati di terrorismo.

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