Chiara Campo
Colpa delle condizioni climatiche, «perché le piogge sono state scarse e in tutta la pianura Padana manca il ricambio daria». E colpa anche delle auto diesel, che hanno preso il sopravvento su quelle alimentate a benzina «ma rilasciano polveri sottili fino a 50 volte tanto». Fatto sta che ieri lassessore comunale allAmbiente Domenico Zampaglione ha dovuto ammettere che la qualità dellaria in città «sta tornando alle condizioni pessime del 2002». Da gennaio a oggi, la stazione dellArpa (lagenzia regionale per lambiente) ha già registrato 85 giornate in cui il Pm10 ha oltrepassato i livelli limite di 50 microgrammi al metro cubo, «prefigurando per fine anno un peggioramento rispetto alla situazione positiva registrata nel biennio precedente». Il «Rapporto sulla qualità dellaria 2003-2004» a Milano, presentato ieri, descrive una situazione quasi rosea: rispetto al 2002 quando le polveri sottili avevano superato i livelli di guardia per 126 giorni, nel 2003 è capitato 115 volte e lanno scorso «solo» 98, dato positivo anche se ben lontano dai 35 giorni fissati come quota limite dallUnione Europea per non incappare nelle sanzioni. È scesa anche la concentrazione di altri inquinanti, come benzene e biossido di azoto. «La media annuale del Pm10 è calata del 4 per cento allanno tra 2002 e 2004», spiega Zampaglione. Un trend interrotto però dalla situazione degli ultimi otto mesi. Tantè che la fotografia dellEuropa scattata dal satellite mostra una densa nube di smog sullintero bacino del Po: lunica zona che presenta una situazione simile è quella del confine tedesco con i Paesi Bassi, in corrispondenza della Ruhr. «Siamo vittime di un disastro geografico - sostiene Zampaglione - una cappa di smog su tutto il nord per via delle catene montuose che impediscono la circolazione dellaria. Possiamo intervenire su Milano, ma la situazione è più complessa, bisogna che da Piemonte a Veneto applichiamo tutti gli stessi interventi anti-inquinamento, e servono grossi finanziamenti su questarea». Impedire la circolazione in centro «sarebbe inutile», e le domeniche a piedi «ci saranno e cominceranno tra novembre e dicembre, perché sono un importante fattore educativo, anche se hanno ricadute modeste sulla qualità dellaria. E Milano adotterà il blocco delle auto solo nei giorni festivi. Le norme Ue però non possono essere le stesse per tutti i Paesi: vanno adattate alle diverse condizioni atmosferiche. Ma sta emergendo la disponibilità a rivedere le direttive».
I consumi energetici primari tra 2001 e 2004 sono aumentati del 6,6 per cento, le auto diesel invece sono il 18 per cento in più rispetto a 5 anni fa e quelle a benzina l11 per cento in meno. La parola dordine è intervenire. Per linverno il Comune avvierà un progetto per sostituzione le vecchie caldaie a prezzi vantaggiosi, «grazie al finanziamento di un istituto bancario», ha anticipato lassessore. In collaborazione con la Regione invece intende costituire una flotta di veicoli-merci non inquinanti, che possano circolare in città anche in occasione dei blocchi del traffico.
Immediate le critiche dei Verdi in Regione: «Non si può continuare ad imputare lo sforamento delle soglie di attenzione del Pm10 al clima o alla geografia» e propongono «di rafforzare il sistema ferroviario regionale e i trasporti pubblici, aumentare i posteggi di interscambio e dare incentivi per luso della bicicletta».