Alle superiori bocciata una matricola su 5

Per chi ha i figli in terza media tempo fino al 25 gennaio per la preiscrizione

Un momento di grande responsabilità per le famiglie che entro il prossimo 25 gennaio si apprestano a scegliere la scuola per i figli che dovranno proseguire gli studi alle superiori: sbagliare indirizzo, infatti, può compromettere il successo scolastico.
La prima classe delle superiori si sta dimostrando un banco di prova delicatissimo. Lo confermano i dati appena resi noti dal Csa (l’ex provveditorato) di Milano in merito ai risultati raggiunti dalle matricole delle superiori nello scorso anno scolastico: i bocciati sono mediamente il 20 per cento dei neoiscritti. Un insuccesso che varia da indirizzo a indirizzo. Stando sempre ai dati del Csa dei 200 bocciati su mille censiti, 30 provengono dai licei, 80 dagli istituti tecnici, 60 dagli istituti professionali, 30 da altri indirizzi.
E che fine fanno i bocciati? Quindici su venti ripetono la classe nella stessa scuola, altri tre ripetono cambiando scuola, due non risultano più iscritti. Si sono perse le loro tracce. Hanno abbandonato gli studi senza più speranza di raggiungere una qualifica o un diploma. «Questi sono dati – ha commentato l’assessore provinciale all’istruzione Giansandro Barzaghi intervenendo a un recente convegno promosso per presentare la realizzazione nelle superiori milanesi dei “laboratori di orientamento” – che sono raramente analizzati e, soprattutto, come lamentano le scuole, quasi mai restituiti alle scuole stesse per un momento di riflessione».
In effetti è la prima volta che l’amministrazione scolastica verifica che cosa succede agli studenti che si sono affacciati per la prima volta in una classe delle superiori. I risultati di questa indagine appena resa pubblica diventa così un vero e proprio campanello d’allarme per le famiglie che dovranno iscrivere i figli per far loro proseguire gli studi dopo la terza media. Una scelta che le scuole cercano di agevolare attraverso una serie di iniziative che consentono ai genitori di capire con quali programmi e con quali metodi si lavora nei singoli istituti. Questi incontri si stanno concludendo, ma ai genitori per potersi orientare restano alcuni sussidi realizzati sia dalla Regione che dalla Provincia che hanno messo a disposizione dei vademecum sia informatici che cartacei su cui vengono presentate gli istituti superiori milanesi a uno a uno, con tutte le caratteristiche che li contraddistinguono e con il tipo di diploma offerto.
Strumenti preziosi per comprendere la strada che si ritiene più giusta, anche se il momento della scelta iniziale non può bastare.

Per questo la Provincia ha annunciato l’apertura di «laboratori di orientamento e di riorientamento». Per ora ne sono previsti cinque: uno a Milano affidato al Cidi, un’associazione professionale di insegnanti, e quattro in provincia.

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