Roma - Scatterà oggi pomeriggio, a partire dalle 16, e domani mattina alle 8 il bollino rosso per il traffico pasquale. Autostrade per l’Italia si prepara a fronteggiare la mole dei vacanzieri sospendendo sulla propria rete tutti i cantieri, tranne quelli delle grandi opere, tra le quali la variante di valico della Bologna-Firenze. Ma quest’anno l’esodo fra pizze pasquali e colombe avviene col portafogli più leggero: il pieno di carburante, che sia diesel o benzina, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori costa dieci euro di più che nella Pasqua dell’anno scorso. Allora la benzina costava in media 1,2 euro al litro, adesso è sopra gli 1,4 euro. "La situazione attuale - ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia - è frutto della solita speculazione. Per questo il nostro provvedimento deve essere strutturale e può arrivare nel momento giusto che sarà questa primavera".
L'esodo degli italiani Sono moltissimi gli italiani che hanno lasciato le città già a partire da mercoledì sera, ma la maggior parte si muoverà proprio oggi, dopo la chiusura degli uffici, per raggiungere le località prescelte per le vacanze. Si prevede come sempre un movimento intenso, anche se le previsioni parlano di una Pasqua con la pioggia e le temperature in calo. Per agevolare il traffico degli automobilisti, i mezzi pesanti saranno fermi oggi dalle 16 alle 22; sabato, domenica e lunedì dalle ore 8 alle 22, martedì dalle ore 8 alle ore 14. Autostrade per l’Italia ricorda il proprio numero al quale ci si può rivolgere per viaggiare informati (840 042 121) e raccomanda la prudenza nella guida e la moderazione della velocità, anche per evitare il "tutor" presente su parecchi tratti autostradali. Per i rientri, ovviamente, le ore difficili saranno la serata di Pasquetta e il martedì mattina.
Rincari sui carburanti Il prezzo del petrolio sale (ieri il barile ha sfiorato gli 85 dollari), ma nelle pompe la stangata è arrivata due settimane fa: la benzina costa fra tra 1,408 e 1,422 euro/litro, il gasolio tra 1,234 e 1,249 euro/litro. Un problema tutto italiano, lo ha detto chiaramente ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che non esclude il ricorso a un decreto legge: "Occorre una riforma per superare il divario del prezzo della benzina tra Italia e i Paesi Ue. Non abbiamo mai escluso la possibilità di un decreto legge che finora non è stato possibile assumere anche perché è necessario discuterne con i neoeletti presidenti delle regioni". In concreto, Saglia indica che "la riforma prevista dal governo intende armonizzare gli interessi delle imprese e dei consumatori rilanciando il tema delle liberalizzazioni. I prezzi potranno scendere anche incrementando self e iper self fino all’80%".
La denuncia del Codacons Il Codacons ha presentato oggi un esposto a 104 procure: "I rincari registrati nelle ultime settimane nei prezzi dei carburanti sono eccessivi e hanno portato i listini a livelli preoccupanti". Il tutto a danno di milioni di automobilisti che dovranno sborsare mediamente 10 euro in più per un pieno rispetto ad un anno fa.
Secondo il presidente Codacons, Carlo Rienzi, "è indispensabile un intervento della magistratura e dell’Antitrust cui chiediamo oggi di aprire indagini su tutto il territorio ipotizzando il reato di aggiotaggio. Indagini finalizzate ad accertare eventuali anomalie a danno dei consumatori nella formazione dei prezzi di benzina e gasolio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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