nostro inviato a Sarentino
Siamo in Alto Adige e la valle in questione ora ha per vocale conclusiva la A e il paese la O, quindi imboccate alle spalle di Bolzano la Valle Sarentina per raggiungere la località di Sarentino che non sarà però il parcheggio definitivo. LAuener Hof è, purtroppo o per fortuna a seconda delle circostanze, ben più in alto del nucleo centrale di un comune gradevole come sanno esserlo tutti quelli da queste bande.
Purtroppo o per fortuna perché raggiungere la frazione Prati non è uno scherzo visto che ci si inerpica per una via di montagna dal rispettabilissimo dislivello di 634 metri, da 966 a 1600 sul livello del mare. In inverno meglio essere attrezzati perché neve e ghiaccio sono sempre in agguato e spostarsi allAuener Hof è inevitabile perché isolato e poco coccolo. Strano per la regione in cui è incastonato e ancora più strano se pensiamo che sarebbe da urlo, da fuga romantica, se invece di essere un buon ristorante con sette piccoli appartamenti, fosse un nido di relax e di amore. Il mio suggerimento? Pernottate altrove, come ho fatto io pagando la seconda notte prenotata ma tagliando la corda perché sorrisi pochi e cose da fare ancora meno. Sarà ben più varia latmosfera in estate, con la possibilità di uscire e camminare nei boschi.
Peccato perché il cuoco Heinrich Schneider ha buone basi e una discreta fantasia, con la sala e la cantina affidate a sua sorella Gisela che sa muoversi bene. È la struttura in sé che non sembra pienamente idonea al contesto. Al motto di «Vivere la natura», cè un menù degustazione che ha una struttura tutta sua, quattro o sei portate a scelta, e cè una carta con 2 antipasti, 2 primi, 2 secondi e 2 dolci più un ottimo assortimento di formaggi locali.
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